Attualità giovedì 02 marzo 2017 ore 17:42
Dalle corsie del Meyer al mare di Lampedusa

Una task force dell'ospedale pediatrico fiorentino ha già prestato assistenza da inizio anno in due sbarchi di migranti nell'isola siciliana
FIRENZE — Hanno seguito una donna siriana in travaglio appena sbarcata e hanno visitato i bambini che nella traversata del Mediterraneo hanno perso i genitori. Sono le azioni dispiegate dai componenti della task force del Meyer impegnati a prestare assistenza a tutti i bambini, non solo in ospedale.
Del gruppo, impegnato ad affiancare gli operatori della Asl palermitana, fanno parte i giovani medici che frequentano la scuola di specializzazione in pediatria dell'Università di Firenze e che stanno completando il percorso di formazione specialistica presso l'Aou Meyer.
La loro testimonianza è stata raccontata nell'aula magna del Meyer di Firenze, raccontando la quotidianità del lavoro nell'isola e i momenti del soccorso ai migranti. Presenti alla giornata, il dg generale del Meyer, Alberto Zanobini, del rettore di Firenze Luigi Dei e di molti operatori dell'ospedale pediatrico.
"L'obiettivo - ha spiegato Zanobini - è quello di portare le competenze specialistiche del Meyer oltre i confini dell'ospedale, ovunque si rendano necessarie: nelle grandi emergenze, così come nella quotidianità degli sbarchi,l'assistenza medica spesso non tiene conto della presenza dei bambini e dei bisogni di cura speciali che questa richiede".
"La collaborazione a questo progetto - ha detto Dei - ha grande significato, non solo per l'aspetto umanitario, ma anche perché si tratta di un'importante opportunità formativa per i giovani che si stanno specializzando in pediatria e che a Lampedusa si trovano a diretto contatto con situazioni eccezionali da molti punti di vista".
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