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Attualità martedì 31 ottobre 2017 ore 16:54

"Così si sfruttano i turisti per fare cassa"

Il presidente di Federalberghi Firenze Francesco Bechi

Federalberghi contraria al piano del Comune che prevede l'aumento della tassa di soggiorno per finanziare il trasporto pubblico cittadino



FIRENZE — Le prime reazioni alla mossa pensata da Palazzo Vecchio in materia di imposta per chi soggiorna a Firenze non si sono fatte attendere troppo. Il presidente di Federalberghi Francesco Bechi ha definito l'idea illustrata oggi alle categorie economiche dall'assessore comunale al bilancio Lorenzo Perra "inaccettabile". "Non si può pensare - ha detto Bechi - di coprire i costi di quella che a tutti gli effetti si presenta come un’emergenza economica inasprendo il prelievo imposto con la tassa di soggiorno, sfruttando i turisti per fare cassa. Più volte abbiamo sottolineato come questa imposta, da noi accettata ovviamente a malincuore, debba essere utilizzata per reali servizi al turismo e per iniziative programmate in precedenza, cioè di respiro e che guardano avanti nell’ottica di un reale miglioramento dei livelli di accoglienza, non per ripianare le esigenze dell’amministrazione comunale, così come adesso con la questione di Ataf".

Conclusione: "Chi dovrebbe ora rimetterci, visto che i tour operator difficilmente accetteranno di rivedere le tariffe? Non certo gli albergatori. Per questo chiediamo al Comune e al sindaco Nardella di ripensare a questa misura e di rinviare il caro tariffa quanto meno ad aprile. Ma soprattutto di guardare altrove per trovare nuove risorse, senza gravare su un settore che funziona ma che va tutelato, perché manifesta diverse fragilità, come la crescita smisurata del sommerso e della concorrenza sleale, e che non può essere considerato solo quando c’è da chiedere”. 

Il piano di Palazzo Vecchio prevede aumenti di 50 centesimi per gli alberghi a 1,2, e 3 stelle, di 30 centesimi per quelli a 4 stelle e di 1,50 euro per le case vacanze e airbnb. Nessun incremento, invece, per gli hotel a 5 stelle. Ora la palla passa alla giunta comunale per l'approvazione. 


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