Isolato per Covid "Sono in bagno" invece è uscito

La polizia municipale è stata allertata dai volontari della Protezione civile che erano andati a consegnare il pranzo ma non hanno trovato nessuno

FIRENZE — Un tentativo di consegnare il pasto ad un paziente isolato perché positivo al Covid ha fatto scattare l'allarme della Protezione civile. L'uomo, un peruviano di 39 anni, ha risposto al telefono agli agenti dichiarando di essere in bagno ma in realtà era uscito di casa. Una volta scoperto è stato denunciato dalla polizia municipale e adesso rischia la reclusione fino a 12 anni.

Nel tardo pomeriggio di ieri la Protezione civile ha chiesto l'intervento della polizia municipale per una persona Covid positiva in isolamento domiciliare risultata irreperibile alla consegna dei pasti effettuata dai volontari. La pattuglia insieme agli operatori della Misericordia si è recata all’indirizzo e dopo aver suonato il campanello senza ottenere risposta, l’uomo è stato chiamato al cellulare al quale ha risposto di essere in bagno e che quindi non poteva aprire la porta.

Gli agenti hanno aspettato e dopo 10 minuti hanno provato a chiamarlo nuovamente al cellulare che però suonava a vuoto. Trascorsa mezz’ora gli agenti hanno notato un uomo che si avvicinava al portone cercando di entrare in fretta. Gli agenti lo hanno raggiunto e, a distanza di sicurezza, gli hanno chiesto le generalità. Dopo varie giustificazioni, l’uomo ha mostrato agli agenti un documento da cui è risultato essere la persona in isolamento domiciliare. Per lui, oltre all’intimazione di non uscire da casa fino all’autorizzazione dell’autorità sanitaria, è scattata la denuncia e rischia la reclusione da 3 a 12 anni.

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