Attualità sabato 19 marzo 2022 ore 14:30
Malamovida e sosta, dal centro protesta a tenaglia
Raffica di lettere dei comitati di residenti del centro storico ai vertici di Palazzo Vecchio per rivendicare quiete e decoro, ma anche più posti auto
FIRENZE — Una lettera all'assessore alla mobilità Stefano Giorgetti per rivendicare più spazi sosta per le loro auto, una all'assessore alla sicurezza Benedetta Albanese per invocare quiete notturna, sicurezza e decoro a fronte della malamovida, una terza al sindaco Dario Nardella per metterlo a parte delle due precedenti: è la protesta a tenaglia che si leva da parte dei residenti del centro storico.
A prendere l'iniziativa è il coordinamento dei comitati del centro storico, appunto, con i residenti che chiedono risposte concrete, ricordando come una loro richiesta di incontro urgente sulla malamovida "che è sempre fuori controllo" non abbia avuto dal sindaco alcun riscontro. Dunque l'impuntatura: "E’ chiaro che così naufragherà il proposito di una fattiva collaborazione con l’amministrazione nell’interesse esclusivo della città tutta", è la chiusura della lettera a Nardella.
Ma torniamo alle altre due, apparentemente su temi distinti e distanti ma che invece hanno a fattor comune la qualità della vita di chi abita nel centro cittadino. "La sua risposta alla nostra richiesta sui posti auto in più per i residenti rasenta la presa in giro", scrivono a Giorgetti.
"E' il tono burocratico della sua risposta che ci offende, come se Lei non conoscesse quanto sia grave il problema dei parcheggi, soprattutto in Oltrarno. Basterebbe anche un solo stallo in più per ripristinare la striscia dei posti auto a lato di piazza del Carmine se ci fosse la volontà di venire incontro ai residenti. Non è successo, neppure stavolta".
Non solo: "Lo dimostra anche il trattamento dilatorio riservato ai residenti sul caso dei posti auto soppressi in piazza Davanzati o sull’anarchia segnalata più volte in via Palazzuolo".
"Negare il legame tra l’insicurezza e la malamovida - è invece lo strale indirizzato ad Albanese - ci riporta indietro di anni", scrivono facendo riferimento al 2018 e alla sottoscrizione del Patto per Firenze sicura siglato a seguito del decreto dell'allora ministro degli interni Marco Minniti.
Non convince la via degli accordi coi gestori dei locali "adottata in passato con risultati insignificanti". L'invito: "Venite a vedere che succede nella città che voi governate all’una, alle 2, alle 3 di notte e anche oltre. E poi prendere decisioni serie".
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