Cronaca lunedì 07 novembre 2016 ore 15:30
"Avevo il piede incastrato nell'acceleratore"
Il conducente dell'auto impazzita in Santa Croce è stato ascoltato dagli investigatori. Resta grave il ciclista travolto con il figlio di venti mesi
FIRENZE — La folle corsa dell'auto piombata come un missile in via dei Benci, a pochi passi da Santa Croce, si è interrotta dopo l'ennesimo, violentissimo, impatto con un'auto scaraventata come un proiettile nella vetrina di un negozio. Prima sono stati travolti nell'ordine la bicicletta con il padre e il bambino di 20 mesi, un taxi con un passeggero a bordo e, infine, una donna che stava camminando.
Quando finalmente l'auto si è fermata, l'uomo alla guida, un 75enne, è stato portato via in stato di choc. Ascoltato dagli investigatori, si è giustificato dicendo di essere rimasto col piede incastrato sull'acceleratore. Questo gli avrebbe impedito di frenare.
La sua posizione è al vaglio, ma gli investigatori non escludono che l'uomo possa aver tentato la fuga dopo il primo incidente, cioè quello con la bicicletta.
Ad avere la peggio tra tutti, infatti, è stato proprio il ciclista di 41 anni a cui è stato diagnosticato un trauma cranico. Non è, comunque, in pericolo di vita così come non lo è il piccolo che, per la violenza dell'impatto, ha fatto un volo di diversi metri.
L'uomo alla guida dell'auto impazzita ha riportato molte fratture per le quali i medici hanno stabilito una prognosi di almeno 40 giorni. L'anziano ha acconsentito a sottoporsi ai test per verificare la presenza di alcol e droga nel sangue, che saranno eseguiti in ospedale.
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