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Attualità mercoledì 14 dicembre 2022 ore 15:29

Anziani dimenticati, tempi lunghi per l'invalidità

Invalidità e 104, richiesta di servizi per la perdita d’autonomia, disagio, solitudine, tempi lunghi per le pratiche di riconoscimento, il report Spi



FIRENZE — Il primo report sui servizi rivolti alle persone anziane non autosufficienti elaborato grazie ai dati raccolti dagli sportelli attivati da 9 mesi da Spi Cgil su Firenze e provincia presenta un quadro sconfortante con ampie lacune.

Secondo una stima dell'Ars, gli anziani non autosufficienti nell'Ausl Toscana Centro, considerando la Zona Fiorentina, la Fiorentina Nord Ovest, la Fiorentina Sud Est, il Mugello e l'Empolese Valdelsa Valdarno sono circa 24.400, di cui in carico ai servizi territoriali 12.577

Tra le criticità espresse ci sono i lunghi tempi di presa in carico e per le pratiche di invalidità necessarie per ottenere aiuti come l'accompagnamento. Sarebbero emersi tempi di attesa anche di 270 giorni, che per un over 80 non autosufficiente sarebbero al limite, se non oltre, il principio di dignità. Uno degli aspetti burocratici segnalati è che la casa di proprietà, il traguardo della vita per le passate generazioni, al momento dell'anzianità rappresenterebbe una zavorra ai fini dell'Isee.

Le criticità emerse nel report

"Il percorso sulla Non autosufficienza. deve essere ancora meglio divulgato, in questo senso riteniamo che il medico di medicina generale dovrebbe essere la prima antenna per condurre l'anziano fragile ad intraprendere il percorso. Il suo ruolo è importante perché fra l'altro deve compilare la scheda clinica ed anche il certificato per il riconoscimento dell’invalidità civile che servono per la valutazione della non autosufficienza. I tempi di presa in carico non sono brevi, la nostra possibilità di monitorare dipende dall'informazione che ci arriva dalla famiglia; quando questa avviene, ci parla di tempi troppo lungi; sul territorio fiorentino sono necessari anche 50 giorni, contro i 30 previsti dalla norma. Il numero delle assistenti sociali non è, a quanto pare sufficiente, per rispondere alla domanda. Una volta che l’Unità Valutativa Multidisciplinare ha riconosciuto l'indice di gravità, sono assicurati gratuitamente, e/o a seconda dell'Isee, i servizi necessari per la persona e la famiglia. L'Isee, anche solo influenzato dalla casa di proprietà, rappresenta spesso un limite ad un riconoscimento economico, vale per i servizi domiciliari, così per il ricovero in Rsa per la quota sociale. Le pratiche per invalidità civile e handicap, su tutto o quasi il territorio dell'Ausl Toscana Centro, hanno tempi lunghissimi, tra 180 e 270 giorni di attesa. Per un anziano già fragile e in età avanzata non rappresentano certo una speranza, soprattutto laddove esiste la possibilità di ottenere l'indennità di accompagnamento, che rappresenta sicuramente una risorsa in più. L'espressione più ricorrente tra i nostri utenti è di disagio e solitudine ad affrontare i problemi. Se è vero che il setting privilegiato di risposta è la permanenza a domicilio della persona non autosufficiente, bisogna rafforzare le risorse, l’integrazione degli operatori sanitari con quelli sociali, nonché promuovere, come è anche impegno della Regione Toscana, anche attraverso una legge regionale, le misure per il lavoro di cura prestato dai caregivers familiari".

Gli sportelli Spi sono nati dalla consapevolezza di scarsa conoscenza dei servizi

Un'indagine condotta dal sindacato stesso su tutto il territorio metropolitano ha certificato la scarsa conoscenza dei servizi rivolti alle persone non autosufficienti e dei loro diritti. Nel corso del 2020, pandemia permettendo, lo Spi Cgil di Firenze ha avuto la percezione che una grande fetta della popolazione anziana fosse oltremodo in situazione di affanno a causa di problematiche legate allo stato di salute a seguito di un’eventuale condizione di non autosufficienza. A fine anno 2020 venne somministrato un questionario di rilevazione del fabbisogno. L’indagine elaborata viene pubblicata nel 2021; successivamente viene organizzato un corso di formazione agli operatori dei primi sportelli territoriali, replicato nel 2022 per allargare la platea e il numero degli addetti. I primi 8 sportelli sono stati inaugurati a fine anno 2021 Firenze, Borgo San Lorenzo, Bagno a Ripoli, Campi Bisenzio, Certaldo, Castelfiorentino, Fucecchio. Dal primo Settembre 2022 vengono aperti altri 4 sportelli ad Empoli, Montelupo F.no, San Casciano. Sesto Fiorentino. Gli sportelli coprono tutti i territori delle 5 Società della Salute.

I dati raccolti dagli sportelli

Durante i primi mesi del 2022, gli accessi registrati agli sportelli sono stati complessivamente 264. Il 67%delle persone non autosufficienti, già riconosciute, quelle che non hanno conoscenza del percorso e quelle che hanno una presa in carico in corso di attivazione sono donne. Da una ricerca Ars risulta che la perdita dell'autonomia si è posticipata progressivamente dai 65 ai 75 anni (solo l'1% della popolazione toscana, tra i 65 e i 74 anni è non autosufficiente, tale percentuale sale al 10% dopo i 75 anni e al 40% dopo gli 85). 

Il percorso che ha inizio con la presa in carico da parte dell’operatore Spi-Na è rivolto prevalentemente a persone di fascia di età compresa tra 70 e 80 anni, a seguire gli over 80 e con alcune punte di over 90. Il contatto allo sportello avviene prevalentemente da un familiare (84%), l'accesso diretto per il 16%. L'accesso allo Spi-Na ai vari sportelli: 45% sportello Fucecchio, 21% sportello Firenze, 8% sportello Borgo san Lorenzo, 7% sportello Figline Valdarno, 6% sportello Castelfiorentino, 5% sportello Certaldo. Le patologie invalidanti: 22% età avanzata, 20% impossibilità a deambulare, 14% demenza senile, 12% Alzheimer, spesso le patologie sono più di una).

Perché ci si rivolge allo sportello: 30% per un'informazione sulla pratica di invalidità, legge 104, indennità di accompagnamento; 28% per conoscere il percorso sulla non autosufficienza (la presa in carico, illustrazione e compilazione della modulistica, orientamento per la consegna); 9% informazioni per attivare l'amministratore di sostegno; 9% per il pronto badante e comunque le pratiche di assunzione e i diritti riguardo all'assegno di cura; solo il 3% si rivolge per accedere ai Bandi Inps sul Hcp, lo Spi individua gli aventi diritti e li indirizza per la domanda)

Come si è venuti a conoscenza degli sportelli Spi-Na? 83% da fonti sindacali (nelle sedi Cgil e presso Caaf e Inca); 10% dai social; 4% dal centro di ascolto regionale (servizio di supporto telefonico rivolto ai caregivers familiare, cioè coloro che si prendono cura di un familiare non autosufficiente o con disabilità

Chi si rivolge allo sportello ha già avuto il riconoscimento invalidità al 100%: 44% sì

Chi ha avuto anche in passato un riconoscimento inferiore al 100%: 56%

Il percorso concordato: 47% Inca, 32% P.U.A e Centro Sociale, 8% Caaf (badante e Isee), 12% per Amministratore di sostegno, associazioni di patologia.


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