Cultura giovedì 25 febbraio 2016 ore 17:52
Alla scoperta della mente di animali e piante

Decine di studenti al primo incontro del programma di Pianeta Galileo, obbiettivo: dimostrare che anche piante e animali sono dotati di una mente
FIRENZE — Girasoli che giocano, radici che si spostano in cerca dell'acqua che scorre, piante di fagiolo che combattono alla conquista di un palo sul quale arrampicarsi. E ancora scimmie e pulcini che fanno matematica, pappagalli che ballano, corvi a caccia di vermi che costruiscono uncini.
Questi i soggetti di alcuni filmati che gli scienziati Stefano Mancuso e Giorgio Vallortigara, moderati dal filosofo Felice Cimatti, hanno mostrato in Consiglio regionale in occasione della lezione a due voci "Mente vegetale e mente animale", ad una platea di studenti del liceo Vasari di Figline Valdarno, dell'Istituto Machiavelli Capponi, del liceo Agnoletti di Campi Bisenzio, del Gobetti-Volta.
Quello di oggi è stato il primo appuntamento di un ciclo di tre lezioni, nel programma di Pianeta Galileo, la rassegna di cultura scientifica promossa dal Consiglio regionale.
L'obiettivo, è stato quello di dimostrare che anche piante e animali sono dotati di mente, diversa da quella umana, che il mondo animale è pieno di intelligenza e che intelligenza e sensibilità sono diffusi anche nel mondo delle piante.
"La scienza moderna - ha spiegato Eugenio Giani, presidente del Consiglio regionale - ha acquisito che la mente umana non è l'unica prioritaria rispetto anche a forme embrionali. Nel mondo animale e vegetale - ha continuato Giani - i concetti di mente, sensibilità e reazioni che appaiono sfociare da capacità cognitive sono sempre più diffuse. La Toscana - ha concluso il presidente - non è solo regione di cultura e arte, ma anche di scienza"
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