Attualità martedì 29 luglio 2025 ore 08:32
Agricoltura fiorentina in pericolo tra dazi e riforma della Pac

Assemblea dell’ Unione Agricoltori all’Auditorium della Camera di Commercio. L’Allarme lanciato dal Presidente Colpizzi per l’Agricoltura Fiorentina
FIRENZE — All’assemblea dell’associazione “Agricoltura Fiorentina tra vitalità, resistenza e coraggio” hanno partecipato Patrizio Giacomo La Pietra, sottosegretario di Stato al Ministero dell’Agricoltura Sovranità alimentare e Foreste, Giuseppe Salvini, segretario generale della Camera di Commercio di Firenze, Paola Galgani, vicesindaca del Comune di Firenze, Stefania Saccardi, vicepresidente della Regione Toscana e Assessora alle Politiche Agroalimentari, Dario Nardella, coordinatore Pse Commissione Agricoltura Parlamento Europeo e Luca Brondelli di Brondello, vicepresidente Confagricoltura.
Il presidente dell’Unione degli Agricoltori di Firenze Francesco Colpizzi dichiara subito che le ricadute della riforma della Pac sull’agricoltura fiorentina rischiano di essere pesantissime con una riduzione delle risorse disponibili stimata in poco meno di 80 milioni in sette anni. Se si aggiunge l’accordo sui dazi con gli Stati Uniti, nel caso che il 15% sia confermato anche per i nostri vini, doppio danno per i nostri prodotti.
La Politica Agricola Comune del quadro finanziario 2028-2034 presentata dalla Commissione Europea riduce infatti il budget agricolo da 378 a 294 miliardi:
“La riduzione di oltre il 20% degli stanziamenti dimostra come la Commissione non ritenga il nostro settore strategico. Prepariamoci ad una battaglia difficile perchè smantellare la Pac significherebbe disinvestire in un settore strategico - spiega il presidente Colpizzi - mettendo in crisi gran parte delle aree agricole del nostro continente come quelle della nostra provincia. Viviamo momenti difficili ed il rischio maggiore è la rassegnazione. E’ importante alimentare la fiducia delle imprese”
E continua: “I dazi al 15% sono sicuramente un passo avanti ma colpiscono duramente il nostro export che già soffre per i costi di produzione molto più alti rispetto ad altri paesi extraeuropei. Servono dunque misure di sostegno per le imprese esportatrici e una strategia europea che difenda i nostri prodotti”
All’Assemblea si è inoltre parlato delle criticità delle vendite del vino ed anche della fauna selvatica e gli ungulati.
“E’ stata registrata una flessione del 3,2% nel primo semestre. Oltre ai costi di produzione più alti abbiamo continui attacchi contro il vino banalizzato da influencer e blogger”
Prosegue Colpizzi sulla questione degli ungulati:
“Quando si parla di agricoltura non si può non vedere il danno portato dalla fauna selvatica. I coltivatori non vogliono che l’Ente pubblico rimborsi i danni, perchè di fatto non vogliono che i danni ci siano e se ci sono devono essere risarciti interamente. Occorre la giusta gestione degli ungulati selvatici. L’Italia non può essere al più alto tasso di ungulati di Europa solo dopo Carinzia e Ungheria”
Sulla questione ungulati interviene successivamente anche la vicepresidente della Regione Toscana Stefania Saccardi sottolineando che è in atto la riforma della Legge su questo argomento che verrà approvata nella nuova Legislatura:
“La regione ha fatto molto sull’argomento ungulati. Non occorre ideologia ma buon senso e un passo culturale diverso deve essere fatto. Dobbiamo far capire che se le persone vengono a fare la giratina in campagna è grazie alla cura dei contadini ma anche alla gestione degli ungulati”
E ringraziando il presidente Colpizzi: “Sei partito parlando dei momenti critici della nostra agricoltura e dico che la cosa peggiore per un imprenditore è una situazione di incertezza. Chi deve programmare il futuro trova nell’ incertezza il peggiore nemico e di conseguenza la difficoltà a progettare. Il mercato del vino e dell’olio, il cambiamento climatico e i continui conflitti mettono in difficoltà il mondo dell’agricoltura quando nel mondo ancor di più si richiede agricoltura rispettosa dell’ambiente, conoscenza della filiera, biologico ecc”
E prosegue la Saccardi: “Dicono che la forestazione si deve lasciar fare. Bisogna cominciare a diffondere l’ idea che bisogna gestirlo con intelligenza e razionalità il nostro territorio.
Quando mi si dice che è un bel risultato che la regione Toscana sia la più boscata d’Italia sono contenta ma anche preoccupata perchè vuol dire che il territorio che potrebbe essere agricolo viene invaso dal bosco che significa più fauna e meno agricoltura”
Chiara Lam Nang
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