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Attualità mercoledì 31 luglio 2024 ore 10:25

Mangiare male costa 289 euro di tasse l'anno

persone con cibo

Uno studio ha messo a fuoco il prezzo sociale e sanitario del sovrappeso causato da un regime alimentare sbagliato. Ne sono afflitti 3 toscani su 10



TOSCANA — Mangiare male costa 289 euro a testa di tasse all’anno: questo il costo sociale e sanitario del sovrappeso causato da un regime alimentare sbagliato e da una vita sedentaria che mettono in pericolo la salute e riducono l'aspettativa di vita anche di 10 anni.

Con questo mal di cibo convivono 3 toscani su 10 (33,8%) con il 24,9% in sovrappeso e l’8,9% obeso. Il fenomeno non risparmia i bambini: uno su 4 (24%) che ha problemi di peso. 

A mettere a fuoco il problema è stata l'assemblea regionale di Coldiretti Toscna svoltasi a Firenze e a cui ha preso parte la vicepresidente della Regione nonché assessora all'agroalimentare Stefania Saccardi insieme al responsabile della segreteria e portavoce del presidente Eugenio Giani, Bernard Dika.

Cesani e Saccardi all'assemblea regionale Coldiretti

Cesani e Saccardi all'assemblea regionale Coldiretti

Ma esiste una via d'uscita? Sì, ed è rappresentata dalla dieta mediterranea, patrimonio Unesco dal 2010 e in grado di prevenire molte malattie non trasmissibili come il diabete, le patologie cardiovascolari, intestinali, neurologiche ed i tumori allungando l'orizzonte di vita. 

Mangiare mediterraneo significa aumentare il benessere individuale ma anche sociale e ridurre la spesa pubblica considerando che le malattie legate al sovrappeso dragano il 9% della spesa sanitaria nazionale e genera una contrazione del Pil del 2,8% a causa proprio dei maggiori costi.

L’altro aspetto è legato al consumo di prodotti del territorio e stagionali, quindi sostenibili, per sostenere il lavoro degli agricoltori, che sono custodi delle nostre campagne e della biodiversità, mitigando gli effetti dei cambiamenti climatici. La dieta mediterranea agisce sulle leve della salute, sociali, economiche, ambientali e culturali. 

La dieta mediterranea non si tocca. Noi oggi ci opponiamo ad un modello alimentare che riteniamo scorretto, non solo dal punto di vista nutrizionale, ma anche etico. Mangiare non è solo un’azione necessaria per la nostra sopravvivenza ma per la nostra salute", ha affermato la presidente di Coldiretti Toscana Letizia Cesani lamentando che "c'è chi sta tentando di sostituire pane, pasta, frutta, legumi, cereali, olio extravergine di oliva, carne e pesce, prodotti agricoli, sani e bilanciati, con cibi industriali, indistinti, ultra processati ed addirittura artificiali".


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