Il Pegaso d'oro a Dacia Maraini

TOSCANA — "Grande scrittrice, voce dell'impegno letterario e sociale e riferimento per le nuove generazioni, un faro di ispirazione per scrittori, artisti e attivisti in Italia e nel mondo". Con queste parole, il presidente della Toscana Eugenio Giani ha consegnato a Dacia Maraini il Pegaso d'oro, il più alto riconoscimento della Regione Toscana.

La cerimonia si è svolta oggi, alla vigilia dell’inaugurazione della terza edizione de La Toscana delle Donne, nella sede della Regione Toscana a Roma. Insieme al presidente Giani, la capo di Gabinetto Cristina Manetti, ideatrice della rassegna sulla parità di genere che prenderà il via domani con dieci giorni di eventi e tanti ospiti dal mondo della cultura, dello spettacolo, del sociale e dello sport.

Nella motivazione del riconoscimento si legge come Dacia Maraini, "scrittrice di talento, è voce delle battaglie del nostro tempo. Il suo impegno per i diritti delle donne, la giustizia sociale e l’ambiente l’ha resa figura di riferimento per coloro che cercano di portare cambiamenti positivi nel mondo". 

"La sua capacità di unire la bellezza della lingua alla forza dell’impegno sociale - ha aggiunto Giani- è esempio di come la letteratura possa essere un potente strumento per il cambiamento. La sua voce rimarrà quindi una guida per le generazioni future”.

Nel ricevere il riconoscimento, ringraziando la Regione e il presidente Giani, la scrittrice ha sottolineato come per lei l'assegnazione del Pegaso d'oro rappresenti "Un segno di stima" aggiungendo che "Le donne hanno bisogno non tanto di ammirazione e di esaltazione, quanto di stima. Perciò per me la giornata di oggi è molto importante".

"La storia delle donne - ha aggiunto Dacia Maraini- è fatta di progressi e regressi, viviamo in questo momento una cultura regressiva: bisogna resistere e il modo per farlo non è attraverso l'industria e la tecnologia, ma attraverso la cultura. Oggi la violenza corrisponde alla emancipazione: più le donne si affermano nel lavoro e acquistano importanza nella società, più alcuni uomini la vedono come un'offesa all'idea tradizionale della famiglia. Perché ci sono alcuni uomini che identificano la propria virilità con il possesso e se questa proprietà dà segni di indipendenza entrano in crisi fino ad arrivare a uccidere".

“Romanziera, poetessa, saggista, drammaturga, sceneggiatrice, Dacia Maraini è fra le più attive e impegnate scrittrici dell’ultimo secolo – ha detto Cristina Manetti – Sensibile e attenta alle tematiche sociali, immune da ogni retorica, ha costruito ponti culturali condividendo i valori universali che riguardano la sacralità della persona umana e ha dato voce a quelle donne alle quali viene ferocemente negata e strappata l’identità”.

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