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Attualità martedì 14 novembre 2023 ore 15:15
Coltivazioni, un terzo cancellato da cemento e abbandono
In 40 anni la Toscana ha perso una grossa parte di terreni agricoli, adesso ammontano a 640mila ettari totali e sono sempre più fragili
TOSCANA — "A causa della cementificazione e dell’abbandono la Toscana ha perso più di un terzo (-38%) dei terreni agricoli negli ultimi 40 anni con la superficie agricola utilizzabile che si è ridotta ad appena 640mila ettari con un crollo del 15% solo nell’ultimo decennio con gravi effetti sulla tenuta idrogeologica del territorio", a dirlo Coldiretti Toscana in riferimento all’ultimo evento alluvionale che ha causato 50 milioni di euro di danni nelle campagne e alle aziende agricole.
Un conto, quello stimato dall'associazione, ancora provvisorio che non tiene conto dei danni futuri per le coltivazioni che non riusciranno a riprendersi che mette a nudo la grande fragilità del territorio dove il 100% dei comuni si trova in area a rischio idrogeologico per alluvioni e frane. Un rischio che si è aggravato in conseguenza della ricorrenza degli eventi estremi che nel solo mese di novembre sono stati ben 54 tra bombe d’acqua, tempeste di vento e grandinate secondo i dati di Eswd. Dati di fatto che "non hanno fermato l’avanzare del cemento che ha sottratto, negli ultimi sette anni, altri 113 ettari di aree rurali, come 80 campi da calcio, per trasformarle in aree urbane e suburbane. Ma a preoccupare è anche la progressiva perdita delle superfici nelle aree montane soprattutto litoranee che fa venire meno il presidio e le opere di manutenzione idraulico-agrarie aumentando ulteriormente la fragilità di questi territori sia dal punto di vista del dissesto idrogeologico ma anche degli incendi con ripercussioni per l’intera comunità" prosegue sempre Coldiretti.
“Occorre – termina Letizia Cesani, Presidente Coldiretti Toscana - accelerare sull’approvazione della legge sul consumo di suolo che giace da anni in Parlamento e che potrebbe dotare il nostro Paese di uno strumento all’avanguardia per la protezione del suo territorio".
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