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Attualità sabato 21 dicembre 2024 ore 17:45

Angeli con la coda per i bambini diabetici

Foto di: Eugenio Giani/ Facebook

Lea, Fata, Fiaba, Fiore e Futura sono cinque labrador addestrati dalla scuola regionale cani guida per fiutare le crisi glicemiche



SCANDICCI — LeaFata, Fiaba, Fiore e Futura. Cinque angeli custodi con la coda per bambini affetti da diabete: sono capaci, con il loro fiuto, di accorgersi e segnalare in anticipo una crisi ipoglicemica, avvertendo per tempo i genitori dei piccoli.

Lea, la più grande, un labrador di due anni e mezzo, è già entrata a far parte di una famiglia da circa una settimana. Le altre cucciole, tutte sorelle di 10 mesi, stanno completando il loro corso di addestramento, ma oggi hanno conosciuto le famiglie a cui saranno affidate tra un paio di mesi.

Entra così nel vivo il progetto finanziato dalla Regione per l'addestramento di cani da allerta medica, nato un anno fa e portato avanti  dalla Scuola regionale cani guida che ha sede a Scandicci in provincia di Firenze.

A Febbraio anche Fata, Fiaba, Fiore e Futura entreranno nelle rispettive famiglie a cui sono state assegnate. E proprio in famiglia proseguirà la loro formazione, con le istruttrici della scuola. Un lavoro delicato e complesso, seguito dopo quattro o sei mesi da test per conseguire il certificato di cane da allerta medica e quindi l’assegnazione definitiva alla famiglia. 

Lea, già nei primi giorni di affiatamento, ha dato prova delle proprie capacità, avvertendo nell’aria la molecola che preannuncia l’arrivo di una crisi ipoglicemica ed avvisando il ragazzo diabetico e l’istruttrice. Una storia nella storia: sì, perché Lea doveva essere una cane guida per non vedenti. Per vari motivi non è stato possibile: poi, inaspettatamente, ha dimostrato di avere un’innata grande predisposizione come cane da allerta medica. “Un autentico miracolo di Natale che ci ha riportato gioia e felicità” commenta la mamma di Michele, il ragazzo a cui è stata assegnata.

Il progetto per l'addestramento dei cani da allerta medica, sul quale la Regione ha investito 250mila euro, si affianca a quello dei cani guida per non vedenti di tutta Italia, di ausilio per disabili motori e progetti di pet therapy.

La formazione del personale per l’addestramento dei cani da allerta medica è stata possibile grazie alla collaborazione del reparto di diabetologia dell’Azienda ospedaliero universitaria Meyer che, attraverso l’aiuto delle famiglie con minori diabetici che fanno riferimento allo stesso reparto, ha fornito le provette con i tamponi, indispensabili per esercitare il fiuto dei cani. Sempre la diabetologia del Meyer si è occupata di individuare le famiglie disponibili ad accogliere uno dei cani da allerta in supporto ai propri figli.

L’addestramento dei cani inizia a due mesi di vita, per allenare il loro fiuto a carpire le variazioni nella concentrazione di taluni composti organici volatili prodotti da una persona in prossimità di uno stato di crisi da diabete e istruirli, quando accade, a dare l’allarme con un segnale convenzionale prestabilito. In questo modo garantiranno un doppio aiuto: un’evidente funzione ‘salvavita’ ma anche un accrescimento del livello di autonomia ed indipendenza della persona.


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