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Attualità venerdì 16 gennaio 2015 ore 14:10

Giù gli stipendi, presidi in rivolta

Servizio di Tommaso Tafi

Il ministero delle Finanze ha disposto il blocco della retribuzione integrativa e alcuni dirigenti scolastici dovranno restituire fino a 7000 euro



FIRENZE — "La mole di lavoro cresce costantemente, mentre i nostri stipendi sono in picchiata ormai da anni". E' questo il pensiero comune dei circa 20 dirigenti scolastici che si sono riuniti a Firenze sotto la sede della prefettura, su invito di Cgil, Cisl e Anp per protestare a nome di tutta la categoria per una politica salariale che definiscono fortemente penalizzante.

Da un lato pesa la decisione del ministero delle Finanze di bloccare la redistribuzione delle cosìddette Ria (retribuzioni integrative aggiuntive). Una sorta di salario accessorio di cui beneficiavano i vecchi presidi, che ormai sono quasi tutti in pensione, e che fino a due anni fa veniva inserito in un fondo unico e poi redistribuito tra tutti i dirigenti scolastici a livello regionale. Da settembre però, dopo due anni di scontro tra il Mef e il ministero dell'Istruzione, è arrivato lo stop. Che è retroattivo e impone ai dirigenti scolastici di restituire in media 3000 euro a testa. Ma c'è anche chi ne dovrà pagare 7000 euro. Un esborso non da poco per una categoria che guadagno mediamente 2500 euro al mese e che sempre per effetto della soppressione di questo fondo unico vedranno le buste paga "alleggerite" di circa 300 euro al mese.

"Tutto questo mentre la mole di lavoro aumenta - ha spiegato il Segretario generale della flc Cgil Toscana, Alessandro Rapezzi - visto che le scuole si stanno accorpando e gestirle è sempre più difficile e impegnativo anche dal punto di vista della responsabilità penale e civile".

A questo poi si aggiungono due fatti tutti toscani: l'annullamento parziale del Concorso del 2012 che ha determinato una nuova correzione degli elaborati dei 135 dirigenti scolastici promossi - di cui 110 attualmente in sevizio - che ora dovranno misurarsi con gli orali anche se non si sa ancora con quali criteri.

E il fatto che su 491 scuole, ben 104 sono senza dirigente scolastico, ma hanno alla guida un reggente.

"Servono più risorse - ha denunciato Rapezzi - per questo abbiamo chiesto un incontro al Prefetto".


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