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Attualità venerdì 20 dicembre 2019 ore 15:00

Più sicurezza nelle discoteche della Toscana

Un protocollo firmato dai prefetti della Toscana, Regione Toscana ed Anci Toscana detta alcune regole comportamentali ed una strategia condivisa



FIRENZE — Nel Salone Carlo VIII di Palazzo Medici Riccardi, sede della Prefettura di Firenze è stato firmato il Protocollo d'intesa per l'innalzamento dei livelli di sicurezza nelle discoteche, promosso dal prefetto Laura Lega e condiviso da tutte le Prefetture toscane, firmato anche da Regione Toscana, Anci Toscana, direzione regionale dei Vigili del Fuoco, Ufficio scolastico regionale, Associazioni di categoria dei gestori delle discoteche, alla presenza del capo della Polizia - direttore generale della Pubblica Sicurezza Franco Gabrielli. Sono intervenuti il prefetto di Firenze Laura Lega, l'assessore Stefania Saccardi, il presidente di Anci Toscana Matteo Biffoni, il direttore regionale dei Vigili del Fuoco Giuseppe Romano e il presidente regionale di Silb-Fipe-Confcommercio Toscana Alessandro Troilese. Testimonial dell'iniziativa, il presentatore Carlo Conti.

Tutto nasce dai fatti di Corinaldo, il locale dove un anno fa morirono sei ragazzi e a decine restarono feriti. "Ma non siamo all'anno zero - ha sottolineato Laura Lega - Si fa già tanto, però non basta. Per questo, su iniziativa del presidente Rossi, è iniziato un percorso di condivisione che ha portato a questo protocollo".

Obiettivi del protocollo sono accrescere i livelli di sicurezza all'interno e in prossimità delle discoteche, favorire una sempre più diffusa cultura della legalità, soprattutto nelle giovani generazioni, che costituiscono la parte preponderante dei frequentatori di discoteche o comunque di locali di pubblico intrattenimento; prevenire tutte quelle circostanze che possono determinare situazioni di panico; mettere a punto strategie sempre più aggiornate di prevenzione di eventi illegali e pericolosi; affiancare alle azioni di vigilanza adeguate campagne di sensibilizzazione/informazione sulle conseguenze dell'abuso di alcol e dell'uso di droghe, effettuate da operatori specializzati dei Dipartimenti di prevenzione delle Aziende sanitarie. Tutto questo, con il coinvolgimento diretto degli imprenditori del settore intrattenimento, per i quali sono previsti incentivi e meccanismi premiali.

I gestori di discoteche e dei servizi di controllo dovranno garantire un numero adeguato di personale, che va da 4 addetti per 400 persone presenti nella sala fino a 11 per 1.500 persone; per presenze superiori a 1.500, si dovrà aggiungere 1 unità di personale ogni 100 persone. Durante gli eventi dovrà essere presente personale incaricato dell'attuazione delle misure di prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione delle emergenze. Andranno comunicati a Prefettura, Questura, Carabinieri, Guardia di Finanza e Vigili del Fuoco gli eventi per i quali si prevedono problematiche riferibili a profili di safety e security. Ancora, i gestori dovranno predisporre e aggiornare regolarmente i piani di emergenza; definire i controlli da effettuare prima, durante e alla chiusura del locale; favorire l'impiego di metal detector palmari all'ingresso dei locali; usare il contapersone; promuovere attività formative nelle scuole.

La Regione Toscana si impegna a impartire alle Asl direttive per la realizzazione di campagne di sensibilizzazione/informazione sulle conseguenze dell'uso di droghe e dell'abuso di alcol; potenziare le attività di controllo nei locali; incrementare la durata del percorso formativo per addetti ai servizi di controllo delle attività di intrattenimemto e di spettacolo, implementando i moduli formativi sulle tecniche di gestione delle emergenze, l'impiego di defibrillatori e l'utilizzo di metal detector.

"Nel difficile e complesso compito di garantire un equilibrio tra i diritti e gli interessi dei gestori delle discoteche e il diritto dei ragazzi al divertimento, c'è anche il dovere delle istituzioni di garantire la sicurezza di tutti. E questo dovere non può trovare risposta esclusiva nella sola ricerca della sicurezza e nella repressione" è quanto ha detto l'assessore al diritto alla salute e al sociale Stefania Saccardi che ha aggiunto "è necessario l'apporto di tutti e di ciascuno, secondo le proprie competenze e le proprie responsabilità - ha aggiunto l'assessore Saccardi - Come Regione Toscana abbiamo aderito volentieri; le Asl, che fanno capo alla Regione, si faranno carico non solo dell'aspetto educativo nelle scuole, con incontri su droga e alcol, ma anche lavorando sull'aspetto della formazione professionale. Nel ringraziare tutti i presenti a questo tavolo, voglio sottolineare che questo non è un punto di arrivo, ma il punto di partenza di un percorso che ci deve vedere tutti impegnati nell'interesse della comunità".

Prefetture e Anci Toscana si impegnano a sensibilizzare le Commissioni di vigilanza provinciali e comunali sui locali di pubblico spettacolo, per esempio per incrementare il numero delle verifche periodiche, e obbligare il titolare della licenza ad adottare misure idonee per impedire l'introduzione nel locale di armi o altri oggetti atti ad offendere o spray urticanti.


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