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Attualità sabato 07 ottobre 2023 ore 17:20

Missione sanitaria in Algeria contro il diabete

L'équipe medica in Algeria in uno dei campi profughi
L'équipe medica in Algeria in uno dei campi profughi

Sono stati 120 i pazienti visitati nella prima spedizione con la Toscana capofila nei campi profughi Saharawi. Verranno curati a distanza fino al 2025



FIRENZE — Contro il diabete nei campi profughi Saharawi: è la prima missione in Algeria dell’équipe mista di medici toscani, della Asl Centro, e dell’Università di Milano. Il team di sanitari ha visitato in tutto 120 pazienti che ora e fino al 2025 riceveranno cure a distanza dall'Italia.

I medici sono rientrati nei giorni scorsi. Per la Asl Centro vi ha preso parte la dottoressa Chiara Beltrame della Medicina Interna del San Giovanni di Dio. Il viaggio si è svolto nell’ambito delle attività previste dal progetto “Alleanza Contro il Diabete” che si propone di affrontarela patologia che affligge un’ampia parte della popolazione locale.

L'équipe è rimasta in Algeria 5 giorni, durante i quali i sanitari hanno visitato 120 pazienti affetti da diabete mellito, operando in tre diversi dispensari della Wilaya di Auserd, gemellata da anni con la Regione Toscana, ponendo le basi per avviare un percorso di cura, che sarà monitorato dagli infermieri locali e ‘a distanza’ dai sanitari italiani per i prossimi mesi fino ad Aprile 2025. A Febbraio 2024 seguirà una seconda missione per verificare un primo impatto sulla salute dei pazienti conseguente al lavoro intrapreso.

Per ogni paziente, in presenza di mediatore culturale e linguistico, sono stati eseguiti la visita medica, il controllo della pressione, del peso e dello stato nutrizionale (la disponibilità alimentare limitata e sbilanciata nell’area dei campi profughi predispone pesantemente al sovrappeso e al diabete). Sono state raccolte le analisi del sangue grazie alla fornitura di un nuovo strumento portatile che è stato lasciato a disposizione dopo formazione e training in loco del personale tecnico.

I pazienti più anziani sono stati invitati a presentarsi accompagnati da un familiare che è stato coinvolto attivamente durante la visita.

È stata consigliata una cura farmacologica personalizzata, offerto un percorso parallelo gratuito di attività motoria presso una palestra facilmente raggiungibile dei pazienti e indicazioni dietetiche realizzabili con gli scarsi alimenti presenti in ogni casa.

Cofinanziato dalla Regione Toscana, il progetto vede protagonisti oltre alla Asl Centro capofila anche Centro di Salute Globale, Comune di Sesto Fiorentino, Associazione Ban Slout Larbi, Città Visibili Arci, Movimento Africa70 che garantisce la logistica e operatività nei campi profughi, Unimi e in prima fila il Ministero di Salute Pubblica saharawi.

Il diabete è una classica patologia multifattoriale e le attività previste sono finalizzate a ricercare e conoscere meglio i multipli aspetti che ne causano l’insorgenza e il controllo.


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