Cronaca venerdì 08 novembre 2019 ore 16:00
Caso Macchiarini, una condanna in appello

Il neurochirurgo è stato condannato per un esame gratuito effettuato a un amico e per aver occultato una lettera. Assoluzione per le altre accuse
FIRENZE — Nuovo capitolo della vicenda giudiziaria del neurochirurgo Paolo Macchiarini (vedi qui sotto gli articoli collegati).
Macchiarini era stato assolto in primo grado dall'accusa di aver alterato le liste di attesa all'epoca in cui lavorava all'ospedale di Careggi al fine di favorire alcuni pazienti.
I giudici di appello oggi lo hanno condannato per abuso d'ufficio e falso in relazione però a due episodi: l'aver effettuato gratuitamente una broncoscopia a un paziente suo amico che invece avrebbe dovuto pagare perchè non aveva la tessera sanitaria europea e l'aver occultato una lettera di dimissioni per non far figurare di essere presente in ospedale. Insieme a Macchiarini sono stati condannati per falso in concorso altri due chirurghi.
Per tutte le altre accuse, Macchiarini è stato assolto, come altri due medici e una caposala.
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