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Attualità lunedì 15 maggio 2023 ore 19:05

Via lavori passante e stazione Av, presidio No Tav

Presidio del Comitato No Tav di Firenze mentre l'Associazione Idra si presenta con una lista di domande indirizzate a ministero e Ferrovie



FIRENZE — Avvio dei lavori questa mattina a Firenze per Passante e Stazione dell'Alta Velocità presso il cantiere di Campo di Marte dove la talpa, parcheggiata da alcuni anni, è pronta a partire. La realizzazione del Passante prevede il sottoattraversamento ferroviario della città e la nuova Stazione dell'Alta Velocità di Firenze Belfiore.

Dopo l’accensione della fresa, è previsto per l’estate 2023 l’inizio dello scavo. Durante lo scavo delle due gallerie saranno svolti in contemporanea i lavori per la realizzazione della stazione Belfiore. Il completamento dell’opera è previsto per il 2028.

Presenti Matteo Salvini, Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Eugenio Giani, Presidente della Regione Toscana, Dario Nardella, Sindaco di Firenze, Luigi Ferraris, Amministratore Delegato del Gruppo FS Italiane e Carlo Luzzatto, Amministratore Delegato Impresa Pizzarotti & C.

Il cantiere

Il Passante AV di Firenze è un’opera realizzata dal Polo Infrastrutture del Gruppo FS che, attraverso il sottoattraversamento ferroviario della città, consentirà una separazione dei flussi tra i treni regionali e quelli ad alta velocità, aumentando la capacità della rete di superficie a beneficio del traffico locale, ed eliminerà ogni interferenza tra le due differenti tipologie di servizio. Insieme al sottoattraversamento verrà realizzata anche la nuova stazione dell’AV di Firenze Belfiore.

Rete Ferroviaria Italiana è il committente dell’opera, mentre a Italferr è stata assegnata la direzione dei lavori, per un investimento complessivo di circa 2,7 miliardi di euro.

Per il sottoattraversamento saranno scavate a circa 20 metri di profondità due gallerie parallele, una per ogni senso di marcia, ciascuna lunga circa 7 chilometri e collegate tra loro con by pass di sicurezza ogni 500 metri, tra la stazione di Firenze Campo di Marte e la zona del viale XI Agosto, situata fra le stazioni di Firenze Rifredi e di Firenze Castello.

Le gallerie saranno realizzate mediante due frese che comunque scaveranno con modalità e tempistiche tali da non essere operative in contemporanea. Alla fresa attuale, come da tradizione, è stato attribuito il nome femminile di Iris. Tecnicamente denominata Tunnel Boring Machine, la fresa ha un peso di 1.500 tonnellate, un diametro di scavo di 9,4 metri e prevede un avanzamento medio giornaliero di circa 12 metri.

Inoltre, sono state intraprese iniziative utili a contenere le emissioni, elaborando progetti e predisponendo lavorazioni ecosostenibili che potranno giovarsi di attrezzature e mezzi d'opera “green”, con motori ibridi e, in alcuni casi, elettrici.
Le terre provenienti dagli scavi (gallerie e stazione) verranno trasportate in treno e riutilizzate per la riqualificazione e valorizzazione paesaggistica di un’ex cava di lignite, di proprietà di Enel, in località Santa Barbara, nel Valdarno.

Lungo il tracciato in sotterraneo, a meno 25 metri rispetto alla sede stradale, nella zona di via Circondaria verrà realizzata la nuova Stazione AV Firenze Belfiore progettata dallo studio di Architettura Foster e dalla società di ingegneria Ove Arup & Partners.

La nuova Stazione Belfiore sarà interconnessa con quella di Firenze Santa Maria Novella e con l’area urbana grazie a diverse modalità di trasporto: il nuovo people-mover, la linea 2 del sistema tramviario cittadino già in esercizio e i bus urbani, opportunamente potenziati. Mentre la nuova fermata ferroviaria Circondaria, raggiungibile con un percorso pedonale, consentirà la connessione con la rete Regionale.

È previsto che nei cantieri lavorino a regime circa 400 persone al giorno, il cantiere della fresa sarà operativo 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

Nel corso di avanzamento dei lavori l’Osservatorio Ambientale, appositamente ricostituito, costituirà un ulteriore elemento di supporto al controllo degli aspetti ambientali correlati alle attività di cantiere (atmosfera, rumore e vibrazione, acque sotterranee e superficiali, campi elettromagnetici, ecc.), anche per il tramite dell’Arpat.

L’opera e i benefici per la mobilità ferroviaria

Ad Agosto 2022 è stato pubblicato il bando di gara per il nuovo affidamento dei lavori, aggiudicati il 28 Novembre 2022 al “Consorzio Florentia” (composto dalle società Pizzarotti e Saipem). Parallelamente, la società Infrarail ha svolto attività di “revamping” della fresa: smontaggio della macchina, revisione, sostituzione componentistica e riassemblaggio.

A Dicembre 2022 è avvenuta una prima consegna al Consorzio Florentia delle aree di cantiere per l’avvio delle attività propedeutiche, concretizzatasi il 26 Gennaio 2023 con la consegna dei lavori.

Il Passante AV di Firenze

Secondo il progetto oltre ad accorciare i tempi di percorrenza per i servizi AV che attualmente effettuano la fermata nella stazione di Santa Maria Novella, permetterà di liberare la rete di superficie dal transito dei treni ad Alta Velocità. Migliorerà, quindi, anche la regolarità dei servizi regionali e aumenterà la capacità della rete, tale da potenziare l’offerta fino al 50% in più. Questo a beneficio delle persone, delle attività economiche e turistiche, della mobilità locale e metropolitana, con una contemporanea riqualificazione anche delle aree comunali e ferroviarie tra Belfiore e Santa Maria Novella.

La Stazione AV di Firenze Belfiore

La nuova stazione Alta Velocità Firenze Belfiore sorgerà su parte dell'area Belfiore-Macelli, adiacente all'attuale area ferroviaria. Il progetto, realizzato da Foster & Partners e Ove Arup & Partners, prevede la costruzione di una struttura delle dimensioni di circa 450 per 50 metri, con un’estensione di circa 45mila metri quadrati, posta fino a 25 metri sotto il livello stradale, mentre la copertura si eleverà per circa 18 metri in altezza. L'elemento architettonico di maggiore rilievo sarà rappresentato da una grande copertura vetrata sorretta da una struttura in acciaio.

L’architetto Foster ha ideato un sistema multi-layer dove ciascuna componente assolve a funzioni diverse. La copertura è infatti articolata in elementi la cui struttura variabile garantisce il controllo ambientale e acustico, l'illuminazione naturale, il ricambio dell'aria e l'evacuazione dei fumi. Nel progetto sono state adottate soluzioni tecnologiche che prevedono l'impiego di materiali rinnovabili e la riduzione del fabbisogno di energia e delle emissioni di sostanze inquinanti. Quella di Firenze è una tipologia di stazione completamente nuova per l'Italia. Si tratta infatti di una struttura interrata, nella quale anche i livelli inferiori godono di illuminazione naturale, grazie alla configurazione verticale dell'opera, facilitando così l'orientamento dei viaggiatori. Scelta dei materiali, soluzioni estetiche e funzionali, tutto concorrerà a farne un luogo gradevole, ospitale, attrattivo. A completare l’opera, la magnifica copertura a volta ribassata con cellule fotovoltaiche incorporate nei pannelli intermedi. Provvista di impianti di illuminazione, funge da “cielo artificiale” in grado di filtrare la luce solare e di replicare i colori esterni all'interno della struttura.

Il Progetto Cantieri parlanti

Cantieri Parlanti è un’iniziativa del Gruppo FS (con le società RFI e Italferr), condotta in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, le imprese coinvolte nei lavori e, laddove presenti, con i Commissari Straordinari di Governo. I cantieri del Polo Infrastrutture del Gruppo FS “parlano” un linguaggio semplice, trasparente e immediato, condiviso con i territori, per raccontare la loro storia e la loro mission e per rendere i cittadini e gli stakeholder più consapevoli e aggiornati sull’importanza delle opere in corso. Un’operazione di trasparenza, oltre che di informazione, per illustrare i vantaggi dell’opera e fornire dati aggiornati attraverso pannelli collocati all’interno dei cantieri, ma sempre ben visibili alla cittadinanza e a chi transita sulle linee e sulle strade limitrofe ai cantieri. I Cantieri Parlanti comunicano anche tramite una pagina dedicataalle opere strategiche, presente su fsitaliane.it, aggiornata sullo stato dei fatti e sull’avanzamento delle attività. Verranno, infine, organizzate iniziative ad hoc che trasformeranno i cantieri in veri hub di comunicazione, aperti al pubblico esterno (cittadini, associazioni, studenti, ecc) per favorire momenti di confronto sulle trasformazioni che intere aree urbane vivono e vivranno grazie all’opera in corso.

L’Infopoint al cantiere della Stazione Belfiore

Oggi apre anche un infopoint multimediale dedicato al Passante AV di Firenze in via Circondaria 32 presso il cantiere della stazione Belfiore, che rientra nell’ambito del progetto Cantieri Parlanti.

Questo punto informativo, dopo quelli di Genova e Messina, rappresenta il terzo tassello di un progetto che arriverà poi nelle principali stazioni, cantieri e sedi istituzionali del territorio nazionale interessato dalla realizzazione delle opere ferroviarie. Presso l’infopoint sarà possibile chiedere informazioni a personale dedicato, e ricevere notizie sul tracciato dell’opera, le caratteristiche tecniche, i dati aggiornati sull’avanzamento dei lavori, l’attenzione per l’ambiente e l’impatto sociale ed economico che le nuove infrastrutture avranno per il territorio e le persone.

I No Tav di Firenze

 I cittadini del Comitato No Tunnel Tav di Firenze hanno organizzato dalle ore 9 un presidio in Largo Gennarelli davanti al cancello del cantiere di Campo di Marte per "Ricordare al mondo della politica e ai media che c’è una città che non accetta un progetto vecchio, costoso, dannoso per l’ambiente e il sistema dei trasporti. Il Comitato è anche stupito dal trionfalismo che si respira da mesi in Regione e nel Comune di Firenze che vede Presidente regionale e Sindaco accanirsi nell’annunciare imminenti riprese dei lavori puntualmente smentite. La cerimonia sarà sostanzialmente un annuncio privo di consistenza visto che la famosa fresa Monnalisa potrà solo far girare a vuoto la testa; non inizia lo scavo, non può. Ancora non sono pronti i conci per rivestire la galleria, anche la stessa fresa non è pronta, si devono consolidare diversi edifici che potrebbero subire gravi danni dallo scavo; il ponte del Pino in particolare dovrebbe essere consolidato, ma probabilmente dovrà essere sostituito, a meno che il direttore dei lavori non sia in cerca di grossi guai. Lunedì 15 andrà in onda l’ennesimo annuncio con nastri, spumante e tartine; un evento mediatico alla presenza del Ministro Salvini che abbaglierà i cittadini perché le date sparate da Nardella e Giani per la fine dei lavori hanno lo stesso spessore di quelle udite negli ultimi 25 anni in cui si è urlato di fare “presto e bene” e invece si sono fatti i disastri finiti nelle inchieste che hanno rivelato il vero volto rapace e criminogeno di certe grandi opere. Il Comitato continua a fare la domanda che da 25 anni non ha risposta: perché volere un progetto complicato e forse irrealizzabile sprecando risorse e tempo?".

Scettica anche l'Associazione Idra "Si dà avvio ai lavori ben prima di aver provveduto a implementare quella campagna di informazione e di interlocuzione con la cittadinanza che invece RFI aveva garantito. Non si vede ancora attuato un piano di comunicazione. Non si ha notizia della ricostituzione di un Comitato di garanzia. Nessun incontro pubblico è stato approntato né nelle sedi dei quartieri coinvolti né presso l’annunciato infopoint. Lo stesso sito web dell’Osservatorio Ambientale (al quale Idra ha chiesto intanto un’audizione) recita ancora: “E' in corso un aggiornamento del sito web con nuove tecnologie informatiche”. Un altro serio fattore di preoccupazione è il mancato riscontro, da parte del nuovo Prefetto di Firenze, alla richiesta - formulata da Idra - di accesso a documenti di sua stretta competenza. Da un mese esatto Idra chiede di poter leggere il testo del piano di emergenza per il Nodo ferroviario integrato dal Passante, e della progettazione delle strutture di controllo e monitoraggio dell’impiantistica del Passante e della nuova Stazione AV. Documenti la cui assenza o incompletezza inficerebbe gravemente la credibilità del progetto di doppio sottoattraversamento: la costruzione dei due tunnel sotto la città Unesco non potrebbe prescindere infatti, fin nei dettagli, dalle misure di sicurezza idonee a salvaguardare passeggeri, personale di bordo e la stessa città soprastante. Per quanto risulta all’associazione il piano di emergenza, emesso dal Prefetto insieme a Vigili del Fuoco, Protezione Civile, ASL e Società proprietaria dell'infrastruttura, dovrebbe far parte del progetto. A maggior ragione se l'infrastruttura in sotterraneo si sviluppa in ambito urbano. È ritagliato infatti sullo specifico contesto cittadino nel quale devono inserirsi le più efficaci procedure di intervento. Soltanto così il progetto è in grado di rispondere infatti, nelle infrastrutture e nelle tecnologie, a questo scopo primario. A Francesca Ferrandino Idra ha reiterato inoltre una richiesta di incontro perché desidera presentarle anche altre criticità, di cui l’associazione ha intanto provveduto a documentare in via formale la Prefettura".


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