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Cronaca sabato 10 febbraio 2018 ore 11:20
Venduta in sposa, il padre resta in carcere
Il tribunale del riesame ha respinto la richiesta dei legali dell'uomo accusato di aver promesso in sposa la figlia minorenne per 15mila euro
FIRENZE — Era stata segregata in casa dal padre perché doveva mantenere la verginità in vista del matrimonio combinato. Adesso il tribunale del riesame di Firenze ha respinto l'appello dei legali del padre della minorenne, un 50enne serbo, che chiedevano la revoca della custodia cautelare in carcere. L'uomo quindi deve rimanere a Sollicciano.
Il 50enne era stato arrestato il 14 settembre scorso dalla polizia.
Secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini, condotte dalla polizia e coordinate dalla Dda fiorentina, quattro anni fa l'uomo aveva promesso la figlia 13enne in sposa a un connazionale residente in Francia.
L'accordo stipulato prevedeva il pagamento di 15 mila euro, 4 mila dei quali furono versati come acconto 10 mesi dopo, quando la famiglia dello sposo si recò in Italia.
Fu stabilito che, in attesa delle nozze, la ragazzina avrebbe dovuto mantenere la verginità, dimagrire e imparare a fare le faccende domestiche.
Nonostante potesse uscire solo poche volte al mese, e sempre in compagnia di uno degli uomini della famiglia, la ragazzina riuscì a chiedere aiuto a un coetaneo attraverso la chat di un gioco per smartphone.
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