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Attualità domenica 13 ottobre 2024 ore 07:00
Standing ovation per Gino Cecchettin al NGF
Nella sessione serale del Next Generation Fest 2024 un infinito applauso per il padre di Giulia Cecchettin da un Teatro del Maggio pieno di giovani
FIRENZE — L'evento della Generazione Z ha aperto le porte sabato 12 ottobre con una fila interminabile di giovani davanti al Teatro del Maggio e un record di presenze: quest’anno oltre 18.000 registrazioni.
“Il Next Generation Fest è l'evento più grande d'Italia e lo testimonia lo spessore di questa terza edizione, che si svolge sotto l'alto patrocinio del Parlamento Europeo” ricorda il Presidente della regione Giani “Quest'anno al NGF si celebrano i 35 anni dalla caduta del muro di Berlino, momento emblematico in cui I giovani contribuirono a scrivere la storia e decidere presente e futuro d'Europa”
Una maratona di 13 ore, divisa in quattro sessioni, dalle 9.30 alle 23.00: speach, interviste e performance live e con la partecipazione di 60 ospiti.
Tanti gli argomenti correlati al tema di quest'anno sui quali gli ospiti sono intervenuti: ascolto, condivisione, inclusione, memoria storica senza la quale non si va avanti, consapevolezza, tenacia nel perseguire gli scopi, abbattimento dei muri, delle barriere, lotta contro la discriminazione e la violenza di genere e la Libertà.
Ed è proprio con la Libertà che apre l'ultimo Main stage del NGF24 Bernard Dika, portavoce del Presidente della Regione e ideatore del Next Generation.
Compare nella platea e scendendo le scale parla di Pace e Libertà: “Dopo due edizioni dove abbiamo parlato di successo, di fallimenti, di salute mentale, il messaggio di questa terza edizione del Next Generation Fest è un messaggio di Libertà e di Pace, quella libertà e pace che non può essere il privilegio di pochi ma deve essere un diritto di tutti. Un messaggio non solo alla Toscana, non solo all'Italia ma all'intero mondo di nuove generazioni che credono che la soluzione ai problemi globali non sia rinchiudersi, non sono i nazionalismi ma è l'unione la capacità di costruire ponti e di abbattere i muri ed è bellissimo che venga dalla nostra generazione”
E dopo un siparietto simpatico con i Phrones viene annunciato il primo ospite della serata da Veronica Maffei e Gabriele Vagnato. Ed ecco Gino Cecchettin accolto dagli applausi e una lunga standing ovation di una platea commossa e che commuove anche lui:
“Io ho deciso di non stare zitto, di non chiudermi nel dolore e di promuovermi affinché la violenza di genere si possa sconfiggere, non so come nemmeno io perché io sono un papa che probabilmente ha sbagliato e mi metto io per primo nel banco degli imputati perchè se non sono riuscito a raccogliere alcuni segnali molto probabilmente qualche colpa ne ho, però io voglio salvare altre Giulie e non voglio che un altro papà pianga. Quando manca la libertà di essere se’ stessi e vivere la vita appieno si è in presenza di una situazione di violenza probabilmente. Cercare di raccogliere quei segnali con più interesse senza remore se ci si accorge di cose anomale. Se avete un’amica, un amico o un parente che non è libero e non ha la possibilità di andare a prendere un caffé da solo con gli amici liberamente perchè proibito dal suo partner, allora alzate la bandierina forse per salvare una vita.”
“Mai tenere dentro di sè un pensiero, condividerlo e dobbiamo esser disposti e imparare ad accettare le idee altrui.”
“Bisogna accettare anche i no.
Un no non è un no ma una porta aperta per un'altra occasione, un'altra vita.
Io dai miei ho ricevuto molti no ed è importante riceverli: no per il motorino, no per il computer no per altre cose ed è così che dopo che ho ricevuto tanti no dalla prima ragazza di cui mi ero follemente innamorato, per me comunque era ricevere un altro no che non era la fine della mia vita ma era l'inizio di altre cose. Infatti ho conosciuto mia moglie e ho avuto un amore immenso per lei e abbiamo fatto tre figli, tre perle”
Chiara Lam Nang
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