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Attualità lunedì 13 febbraio 2023 ore 15:08

Sotto sfratto costretti a scegliere tra il lavoro e i figli

Il caso emblematico è stato segnalato a Palazzo Vecchio da Rete Antisfratto, Movimento Lotta per la Casa, Sportello Solidale Casa e Unione Inquilini



FIRENZE — Hanno perso il lavoro durante la pandemia ed hanno maturato la condizione di morosità incolpevole e adesso la famiglia rischia lo sfratto ma soprattutto i genitori si troverebbero costretti a scegliere tra il lavoro e accudire i figli minorenni, la storia fiorentina raccontata da Rete Antisfratto Fiorentina, Movimento di Lotta per la Casa, Sportello Solidale Casa e Unione Inquilini. 

Il caso è stato sollevato dai consiglieri Bundu e Palagi che hanno invitato i Movimenti a Palazzo Vecchio per raccontare la storia della famiglia fiorentina. L'iniziativa non è piaciuta alla maggioranza. Il capogruppo Pd Armentano e le vice-capogruppo Innocenti e Perini hanno replicato “Sui diritti non prendiamo lezioni" che hanno aggiunto "È una decisione che non condividiamo e che va contro i nostri principi quella, assunta dai consiglieri SPC, di ospitare movimenti che in più occasioni hanno dimostrato di non rispettare le regole".

La vicenda 

Si tratta di una famiglia composta da cinque persone, padre, madre, due figli e una figlia minorenni. Entrambi i genitori hanno perso il lavoro, maturando una condizione di morosità incolpevole. Nel 2021 entrambi hanno trovato una nuova occupazione, presso una ditta di pulizia, per 70 ore mensili a testa, dove possono lavorare insieme, perché a seguito di un incidente lei è rimasta leggermente limitata nei movimenti fisici.

"Un caso emblematico di estrema fragilità che può finire positivamente, o al contrario precipitare in una gravissima violazione dei diritti umani. Lo testimonia anche la lettera dell'ONU che presentiamo qui oggi, con cui si invita il Comune di Firenze a trovare una soluzione abitativa dignitosa, o, in assenza di questa, a chiedere di rinviare l'esecuzione dello sfratto. La famiglia non può essere divisa, perché i genitori non avrebbero modo di accudire i minori e mantenere l'occupazione. L'assenza di un alloggio o la divisione del nucleo provocherebbe gravi danni, forse irreparabili, come fa presente anche l'ONU. È già stata presentata domanda di inserimento nella graduatoria emergenza sfratti, nel Novembre 2022. Le istituzioni devono dare una soluzione alloggiativa, come garanzia imprescindibile perché le avversità che hanno vissuto cessino, perché questa vicenda non si concluda in tragedia umana".

Il commento dei consiglieri Bundu e Palagi

Dmitrij Palagi e Antonella Bundu, consigliere e consigliera del Comune di Firenze del gruppo Sinistra Progetto Comune hanno seguito la vicenda e commentano "Esistono numerose situazioni simili a quella raccontata oggi. Ringraziamo i movimenti e i sindacati che danno voce ai nuclei familiari in difficoltà, così come chi accetta di testimoniare le proprie situazioni per dare concretezza all'emergenza casa, sempre più feroce, anche nella nostra città. Il Governo ha tagliato i contributi in questo ambito: all'ondata di sfratti se ne aggiungerà una conseguente a questa decisione. Il Comune non può limitarsi a rinviare le responsabilità su Roma, ma deve finalmente intervenire con strumenti propri, come il recupero del patrimonio immobiliare dismesso compatibile con la residenza".

La replica di Palazzo Vecchio affidata a capogruppo e vice capogruppo

“Sui diritti non prendiamo lezioni, questa amministrazione è accanto a tutti coloro che vivono situazioni di fragilità. È una decisione che non condividiamo e che va contro i nostri principi quella, assunta dai consiglieri SPC, di ospitare movimenti che in più occasioni hanno dimostrato di non rispettare le regole. Non ci sottraiamo a un dibattito serio e concreto su temi di valenza sociale e sulle questioni abitative che rappresentano per l’amministrazione una reale priorità ma riteniamo quanto fatto da Bundu e Palagi totalmente scorretto e inopportuno. Su un tema importante come questo ognuno deve fare la propria parte, muovendosi nell’alveo del rispetto delle regole e delle leggi. Per noi è fondamentale venire incontro alle difficoltà di tante famiglie, oggi più che mai. Sul fronte della casa, Palazzo Vecchio è in campo con tanti strumenti, investendo su ristrutturazioni, housing sociale così come non manca l’impegno per affrontare ogni situazione di fragilità. Le situazioni sono molteplici e l’amministrazione è sempre al lavoro con tutte le direzioni competenti per valutare la risposta più adeguata da predisporre a seconda del caso. È un tema delicato, da monitorare con attenzione. La stessa attenzione che peraltro auspichiamo ci sia a livello nazionale nonostante i primi segnali infausti con lo stop al fondo affitti ad esempio”.


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