Attualità mercoledì 16 novembre 2016 ore 10:00
Sguardo dall'alto sulla salute della Cupola

Dopo il campanile le operazioni di monitoraggio sulla cattedrale sono scattate anche per il Cupolone. Issata fino alla lanterna la grande gru
FIRENZE — Il colpo d'occhio per i tanti, soprattutto turisti, che stamattina provenivano dalla direzione della stazione di Santa Maria Novella era notevole: uno spicchio della cupola tagliata a metà dai palazzi di via Panzani e accanto la gru di 104 metri con i tecnici al lavoro per monitorare lo stato di salute del capolavoro di Brunelleschi.
La settimana scorsa le operazioni erano iniziate dal campanile di Giotto. Dall'anno scorso è cambiata la tempistica di questo genere di interventi. Prima, infatti, erano eseguiti una volta all'anno, mentre adesso è a cadenza semestrale. La manutenzione è eseguita dall'Opera di Santa Maria del Fiore, fin dalla sua fondazione avvenuta nel 1296 e permette di verificare in dettaglio lo stato di conservazione delle facciate e individuare i possibili degradi, dovuti principalmente alle intemperie, e di programmare gli interventi di manutenzione e restauro.
Fin dalla edificazione dei monumenti di Piazza Duomo era usanza che gli operai dell’Opera verificassero lo stato delle superfici marmoree calandosi dall’alto in cordata, come dei veri e propri alpinisti. Questi operai, che possiamo vedere al lavoro nella “Bottega del restauro dell’Opera”, in via dello Studio, a due passi da Piazza Duomo, sono gli eredi diretti degli scalpellini rinascimentali che realizzavano le decorazioni scultoree e architettoniche della cattedrale e del campanile e che oggi si dedicano al mantenimento e alla conservazione di questo patrimonio.
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