Lavoro venerdì 06 maggio 2022 ore 14:48
Precari biblioteche verso lo stato di agitazione

Nuove turbolenze nella situazione dei lavoratori in appalto di biblioteche e archivi comunali: al centro lo stato dell'appalto e la precarietà
FIRENZE — Procedono verso un nuovo stato di agitazione le lavoratrici e i lavoratori in appalto di biblioteche e archivio storico del Comune la cui assemblea non ha fugato i timori legati al mantenimento del posto di lavoro. Al centro delle tensioni gli stanziamenti per il rinnovo dell'appalto ritenuti insufficienti e la precarietà acuita da rinnovi successivi.
"Negli ultimi mesi la mobilitazione dei Biblioprecari per garantire un equo rinnovo dell’appalto e una continuità qualitativa e quantitativa dei servizi alla cittadinanza si è scontrata con una totale chiusura da parte dell’amministrazione comunale", affermano i lavoratori in una nota che ora proprio da Palazzo Vecchio invocano ascolto e attenzione.
I precari richiamano l'ultima determina di proroga del servizio per due mesi in cui si ribadisce uno stanziamento pari a 3.195.000 euro per prestazioni di servizi per il funzionamento del sistema: ebbene, secondo la loro valutazione la somma è "non sufficiente per attivare sia l’appalto principale che tutta l’opzione di servizi complementari".
Alla situazione di precarietà il processo di reinternalizzazione già iniziato nelle biblioteche del Galluzzo e Fabrizio De Andrè è visto come benzina sul fuoco: "Di fatto - affermano i lavoratori - non solo si andrà a sostituire il personale precario con esperienza pluriennale con istruttori amministrativi neoassunti, ma, in alcuni casi, i precari sono addirittura costretti a vedersi affiancati e a dover formare il nuovo personale privo di esperienza professionale che lo andrà a sostituire. Oltre al danno la beffa insomma".
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI