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Attualità martedì 23 gennaio 2024 ore 09:15

​Orsanmichele, chiesa e Antico Granaio fiorentino

Orsanmichele, una delle chiese più amate dai fiorentini, ha riaperto dopo un anno e mezzo di ristrutturazione.



FIRENZE — Attesa la riapertura di Orsanmichele, chiesa che unisce spirito religioso al commercio alle Arti e Corporazioni - fu costruita sull'Antico Mercato del Grano di cui riporta ancora testimonianze architettoniche

La chiesa fu costruita sull'Antico Granaio di Firenze che prima ancora era un Oratorio dedicato a San Michele. Le sue caratteristiche architettoniche ben diverse dalle altre chiese e con base rettangolare, van di conseguenza. La struttura presenta al piano terra la chiesa e nei due piani superiori la parte museale dalla quale si può godere di una vista mozzafiato su tutta Firenze. In queste sale superiori che a suo tempo erano i magazzini o granai, sono esposte gli originali delle statue delle facciate della chiesa che rappresentano i Patroni delle varie Arti e Corporazioni. E così si leggono nomi tra i più illustri scultori del Rinascimento come Donatello, Ghiberti, Giambologna. Al Ghiberti in particolare fu commissionata la statua in bronzo, non in marmo, del San Giovanni che è Patrono di Firenze ma anche dell'Arte della Lana.

Curioso e unico nel suo genere l'accesso a queste sale che avviene attraverso un ponte che collega il Palazzo dell'Arte della Lana, dove attualmente vi è la sede della Società Dantesca Italiana, alla struttura di Orsanmichele.

Nella chiesa, dove è possibile ammirare la Madonna delle Grazie di Bernardo Daddi all'interno dello straordinario Tabernacolo marmoreo dell'Orcagna, sono ancora visibili botole, anelli e segni inconfondibili del suo passato come Mercato del Grano. Mercato che inizialmente era allestito dentro una Loggia su progetto di Arnolfo di Cambio.

Dalla botola che si nota in alto, in mezzo alla volta all’ingresso, vi facevano cadere i sacchi di grano che erano immagazzinati al piano di sopra. Altre bocche per lo scarico a getto del grano si possono notare nei pilastri centrali mentre gli anelli ancora presenti nelle volte, servivano per i lumi. E si possono individuare anche le spighe incise nell'angolo con Via dei Calzaiuoli.

Tante cose da scoprire nella chiesa che nel Trecento è stata la Loggia del Grano più grande di tutto l'occidente.

Chiara Lam Nang
© Riproduzione riservata


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