Fototrappole contro vie occupate e social intasati

Vorrebbero un Grande Fratello per ogni cassonetto i cittadini che fotografano i rifiuti abbandonati e poi condividono le immagini sui social

FIRENZE — Fotografano rifiuti ingombranti e chiedono le fototrappole, scattano immagini delle carcasse ed invocano telecamere, sono i cittadini di Firenze, in alcuni casi membri di comitati e in altri semplici residenti che condividono sui social network le immagini dei marciapiedi attorno ai cassonetti. Arredi, elettrodomestici, oggetti voluminosi finiscono sui gruppi e riempiono le bacheche finendo per intasare oltre alle strade anche la realtà virtuale.

Le segnalazioni giungono da ogni parte della città e spesso si esauriscono nel giro di pochi giorni, il tempo del recupero del materiale abbandonato ai cassonetti. Alle didascalie che invocano maggiori controlli seguono svariati commenti con la richiesta di telecamere, le fototrappole sono le più gettonate dai fiorentini che gradirebbero occhi elettronici diretti sui cassonetti per monitorare usi e consuetudini dei vicini di casa.

Proprio il "buon vicinato" ha smosso in alcune zone, ad esempio Sant'Ambrogio, l'iniziativa dei cittadini di indagare nei sacchetti la provenienza dei rifiuti per dare una mano agli Ispettori di Alia preposti a dare la caccia a coloro che non effettuano correttamente la raccolta differenziata ed ancor più a chi si libera degli oggetti ingombranti senza seguire la trafila regolamentare, ovvero la prenotazione del ritiro con assegnazione di un codice a ciascun utente.

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