Il Centro Zeffirelli apre in San Firenze

FIRENZE — Da tempo a Firenze si parlava di un museo dedicato alla vita e all'opera del celebre regista.

La sede è stata individuata all'interno del complesso di San Firenze, locale di grandi dimensioni, centralissimo, già sede del tribunale fiorentino. E forse proprio l'eccessiva vastità degli spazi rende difficile l'efficacia comunicativa di un patrimonio di opere legate al teatro: foto, copioni, costumi, disegni di scenografie e produzioni che ripercorrono la prolifica produzione di Zeffirelli.
In contrasto con la grandiosità dell'allestimento con il quale si viene accolti all'ingresso e che accompagna su per la scalinata che conduce al primo piano dell'edificio, il resto del percorso museale si presenta infatti come un po' troppo classico, tale da tracciare per il visitatore un percorso forse poco capace di rendere l'atmosfera e la ricchezza creativa dei percorsi teatrali e filmici che hanno visto protagonista il regista fiorentino. E così il pubblico si trova a vagare per lunghi corridoi vuoti e poche stanze eccessivamente ricche di materiale, corredate da didascalie poco fruibili, sperso tra una ricchezza di documenti di cui poco riesce a godere.
Unica eccezione, la sala in cui si ripercorre la creazione dell'inferno di Dante. Ariosa, bianca a contrasto con il tema cupo e sulfureo. Gli acquerelli con i quali Zeffirelli ha tradotto su carta la sua visione del viaggio dantesco diventano qui un anello di immagini e un video del quale si può fruire seduti su divani altrettanto bianchi, quasi angelici.
Il sito del museo promette mostre temporanee e quindi un continuo rinnovamento dello spazio nel tempo, forse foriero di novità anche in termini di allestimento, che, ci auguriamo, possano rendere più coinvolgente e piena l'esperienza dei visitatori.

---

Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI