Attualità giovedì 05 dicembre 2024 ore 19:00
100 anni dalla nascita di Spadolini, Piantedosi inaugura la mostra
Questa mattina a Pian dei Giullari inaugurata la mostra storico-documentaria dedicata a Giovanni Spadolini alla presenza del Ministro dell'Interno
FIRENZE — Inaugurata alla Biblioteca della Fondazione Spadolini Nuova Antologia, la mostra “L'Italia di Giovanni Spadolini. Gli anni dello Storico e del Giornalista 1948-1972” ovvero gli anni in cui il futuro Ministro, Capo del Governo e Presidente del Senato si dedicò alla carriera giornalistica e all'insegnamento della Storia.
“Venticinque anni nel corso dei quali le due “anime” spadoliniane si intrecciano indissolubilmente, come dimostra l’esposizione nelle sale della Biblioteca a Pian dei Giullari. La “napoleonica” esperienza giornalistica, iniziata col Messaggero e poi il Corriere della Sera di Mario Missiroli, Il Mondo di Mario Pannunzio ed Epoca di Alberto Mondadori ed altre occasionali collaborazioni. Quindi le grandi direzioni, Il Resto del Carlino di Bologna, dal 1955 al 1968, il Corriere della Sera, dal 1968 dal 1972, e – per il giornalismo culturale – la Nuova Antologia, protrattasi di fatto per quarant’anni, dal 1955 alla morte.”
Una mostra dedicata all’uomo che ripeteva di avere tre anime: lo storico, il giornalista, il politico o come preferiva lui “l'uomo delle Istituzioni”, spiega Cosimo Ceccuti Presidente della Fondazione Spadolini Nuova Antologia.
Alla presenza del Ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, la sindaca Sara Funaro, la vicesindaca Paola Galgani, la prefetta Francesca Ferrandino, il questore vicario Giovanni Pampillonia e la madrina dell'evento Sara Riffeser Monti nipote di Attilio Monti con il quale Spadolini diresse il Resto del Carlino per tanti anni.
Alcune parole dal discorso del Ministro dell’Interno Piantedosi:
“Le biblioteche rendono i pensieri immortali. Ci consentono di essere una comunità.
Un atto di Spadolini fu l’inaugurazione della Biblioteca Centrale Nazionale di viale Castro Pretorio a Roma dove anche con l”urbanistica si voleva dare un messaggio: la cultura non doveva essere una prerogativa di pochi ma alla portata di tutti.
E che sia stato Spadolini ad aprire la Biblioteca Nazionale a Roma e in quel frangente, quando si aveva in mente ancora la cultura rinascimentale, con questo atto, la cultura rimasta nel cenacolo degli intellettuali doveva entrare anche nel popolo. Per me Spadolini rappresenta un momento importante della storia della nostra cultura. La sintesi di quello che è stato il pensiero di Spadolini è questo obiettivo, questo messaggio, quello di creare un sentimento, una identità italiana anche attraverso la diffusione della cultura che fosse una cultura diffusa anche nei ceti popolari.”
Per i 100 anni dalla nascita di Giovanni Spadolini è stato istituito anche un concorso per i giornalisti under 35 promosso dall'Ordine dei Giornalisti e Fondazione Ordine dei Giornalisti in collaborazione con la Fondazione Spadolini.
“Mai ha cessato di essere giornalista ed era orgoglioso di farsi chiamare dai colleghi “Direttore”, anche quando era presidente del Consiglio, ministro o senatore - spiega Cosimo Ceccuti - Orgoglioso di quella sua professione che gli aveva consentito, sempre e dovunque, di difendere quella che considerava la libertà fondamentale in un sistema autenticamente democratico: la libertà di espressione del pensiero. Con questo spirito la Fondazione Spadolini Nuova Antologia partecipa all’iniziativa dell’Ordine dei Giornalisti, cui Spadolini fu iscritto per l’intero arco della vita.”
Chiara Lam Nang
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