Attualità martedì 23 febbraio 2016 ore 11:45
La terracotta dell'Impruneta e il vino

Firmato un contratto di ricerca tra Dipartimento di Chimica dell’Unifi e fornace del cotto Artenova per studiare l' influenza la qualità del vino in anfora
FIRENZE — Un'inedita collaborazione che vuole esplorare e valutare le peculiari caratteristiche conferite al vino stesso attraverso il processo di fermentazione e affinamento in giare di terracotta di Impruneta.
I risultati di questo studio potrebbero essere presentati già il prossimo novembre nella II^ edizione della Convention internazionale dal titolo "La Terracotta e il Vino" promossa da Artenova che ogni due anni riunisce a Impruneta produttori in anfora da tutto il mondo.
E' ormai noto come il contenitore, e il materiale di cui esso è fatto, dove il vino viene lasciato fermentare ed affinare, influisca notevolmente sui parametri chimico-fisici e organolettici del vino.
Se si tende, da una parte, a riscoprire un'antica pratica di affinamento come il vino in anfora, dall'altra poco si sa invece del legame tra vino e terracotta negli aspetti chimici che influiscono nel processo di fermentazione.
Alla base dell'indindagine ci sarà soprattutto la determinazione dei parametri chimico-fisici (acidità totale, pH, grado alcoolico, zuccheri) che conferiscono aromaticità al vino.
A confronto sia vini bianchi che rossivinificati contemporaneamente in giare di terracotta e in contenitori di acciaio.
Verrà inoltre determinata la composizione chimica dell’argilla utilizzata per la produzione delle giare e studiata la variazione della porosità delle stesse prima e dopo la vinificazione.
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