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Attualità martedì 28 settembre 2021 ore 13:54

In ricordo dei carabinieri martiri di Fiesole

Un itinerario in bicicletta percorrerà i paesi di nascita dei tre carabinieri fucilati nell'estate del 1944, medaglie d'oro al valore militare



FIESOLE — Si è tenuta questa mattina a Fiesole la cerimonia di commemorazione dei carabinieri Alberto La Rocca, Vittorio Marandola e Fulvio Sbarretti,. 

Il 12 Agosto 1944, giovanissimi ed in servizio alla Stazione Carabinieri di Fiesole, non esitarono a consegnarsi alle truppe tedesche, nella consapevolezza che sarebbero stati fucilati, al fine di assicurare salva la vita di dieci civili tenuti in ostaggio e destinati ad una rappresaglia. 

Dopo la lettura della motivazione della Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria concessa ai tre caduti, il comandante della Legione Carabinieri Toscana, generale di Brigata Pierangelo Iannotti ha deposto un cuscino di fiori ai piedi del Monumento dedicato alla loro memoria. 

A seguire, un momento di raccoglimento con la benedizione del vescovo di Fiesole, monsignore Mario Meini. Presenti il sindaco di Fiesole, Anna Ravoni, l’Ispettore regionale dell’Associazione Nazione Carabinieri, una rappresentanza della Legione Carabinieri Toscana e alcuni dei familiari dei tre caduti. 

Nei giorni scorsi, un concittadino di Marandola, originario di Cervato, Rosato Mazzolena, ha deciso di compiere un itinerario in bicicletta che, prendendo avvio dal Comune di Fiesole, attraverserà i luoghi di origine dei tre martiri, in Umbria e nel Lazio, per tenere viva la testimonianza del loro alto valore civico “far conoscere la loro storia, da liberi sono tornati e si sono sacrificati per salvare altra vite innocenti, rinunciando alla propria libertà per gli altri. A Nocera Umbra, ho incontrato il fratello di Fulvio Sbarretti, Pasquale, col quale ho scambiato un’emozionante conversazione parlando della loro storia familiare.” 

“Alberto, Vittorio e Fulvio  - ha detto il generale Iannotti - adempiendo al loro dovere, generosamente e fino al sacrificio estremo, hanno segnato una traccia indelebile in cui si rinvengono i più alti ideali del servizio che animano i Carabinieri nel loro quotidiano operare con altruismo in favore delle comunità alle quali appartengono”.


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