I Carabinieri ricordano i martiri di Fiesole

Nella cattedrale le celebrazioni per ricordare il sacrificio di Alberto La Rocca, Fulvio Sbarretti e Vittorio Marandola, 72 anni fa

FIESOLE — Il 12 agosto 1944, pochi giorni prima della liberazione di Firenze, tre Carabinieri, Alberto La Rocca, Fulvio Sbarretti e Vittorio Marandola, caddero a Fiesole sotto i colpi di un plotone d'esecuzione nazista per salvare la vita di dieci civili. Il 72mo anniversario del loro sacrificio è stato ricordato nella cittadina toscana.

La cerimonia militare si è svolta alla presenza del comandante della Legione Toscana, il generale Emanuele Saltalamacchia, del comandante della Scuola Marescialli e Brigadieri, generale D.Aldo Visone, del sindaco di Fiesole e delle altre istituzioni.

Due corone d'alloro sono state poste davanti al monumento dedicato ai tre giovani carabinieri sul vicino Colle San Francesco. Gli onori militari sono stati resi da un picchetto e dalla Fanfara della Scuola Marescialli e Brigadieri di Firenze.

“Se siamo qui per ricordare quei giorni tristi - ha dichiarato il generale Saltalacchia . è perché quei tre carabinieri hanno compiuto qualcosa di grande. Erano giovani ma sono stati tre grandi uomini che ci devono insegnare tanto. Quei tre carabinieri hanno scelto, hanno deciso e hanno deciso bene”.

Il generale ha poi chiamato con sé i parenti di Vittorio arandola e quelli degli ultimi superstiti dei fiesolani salvati dall’eroico gesto, esaltando il sacrificio e il coraggio dei tre militari.

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