Politica

Si leva il grido "Basta licenziamenti di massa"

A lanciarlo è Potere al Popolo di Pistoia che si rivolge a cittadini e parlamentari del territorio contro le delocalizzazioni come quella di Gkn

Un corteo dei lavoratori Gkn a Firenze

"Fermare le delocalizzazioni e i licenziamenti di massa": è il grido di battaglia che Potere al Popolo di Pistoia rivolge ai cittadini e ai parlamentari della provincia perché, spiega la formazione, per centrare l'obiettivo "serve l’aiuto di tutti". PaP richiama le varie vertenze che rappresentano emergenza sul territorio nazionale: Caterpillar, Whirlpool, Gkn, Gianetti Ruote, Timken.

PaP parla di "attività predatoria" e di "immobilismo del governo", ricordando come il Collettivo Lavoratori Gkn Firenze si sia rimboccato le maniche per scrivere, insieme a un gruppo di Giuristi Democratici e giuriste di Telefono Rosso di Potere al Popolo, una legge anti-delocalizzazioni "che se approvata potrà impedire l'impoverimento del nostro tessuto produttivo e occupazionale, salvando posti di lavoro e impianti".

Alla Gkn, nel Luglio scorso, la proprietà ha annunciato tramite email la volontà di chiudere lo stabilimento a Campi Bisenzio, nella cintura fiorentina, e di avere attivato la procedura di licenziamento collettivo per tutti e 422 i dipendenti.

Ora l'appello è a sostenere nel corso dei vari passaggi parlamentari l'iniziativa legislativa nata dal caso di quei lavoratori e col loro contributo: "Questa legge è stata presentata dal nostro senatore Matteo Mantero - scrive PaP in una nota - come emendamento alla legge di Bilancio, ed è stata ammessa alla discussione. Tra oggi e venerdì sarà sottoposta al voto della commissione bilancio. I/le parlamentari della Commissione dovranno decidere se vogliono fermare, davvero e non solo a parole, questo saccheggio a danno di lavoratori! Per questo serve l’aiuto di tutti!"

L'iniziativa a cui invita Potere al Popolo è l'invio di una lettera ai membri della commissione bilancio. Un estratto del testo? C'è: "Gentile onorevole - vi si legge - mi rivolgo a Lei perché anche dalle sue mani, dal suo voto, passa la possibilità di un futuro migliore per i cittadini e i lavoratori di questo Paese [...]. Alla Sua attenzione in quanto membro della Commissione del Bilancio del Senato sarà posto l’emendamento 85.0.11 presentato da Matteo Mantero, che prevede la possibilità di salvaguardare livelli occupazionali e tessuto industriale del nostro Paese di fronte ai casi di comportamenti predatori da parte delle multinazionali che hanno siti produttivi in Italia. […] Votando l’emendamento 85.0.11 Lei ha la possibilità di passare ai fatti".