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Rotto ma si conserva, l'orologio è un caso scuola

Non funziona e non si può riparare ma sarà restaurato. Ha suscitato curiosità il caso dell'orologio fermo alla stazione di Santa Maria Novella

Un design vintage degno di una mostra mercato ma l'orologio della Biglietteria di santa Maria Novella sarebbe esposto come "non funzionante" perché è rotto.

Il caso ha suscitato grande curiosità tra i collezionisti, gli appassionati italiani e stranieri di modernariato e di oggettistica vintage e non solo perché si tratta della famosa Stazione di Santa Maria Novella di Firenze opera dell'architetto Giovanni Michelucci ma perché il meccanismo è di grande interesse.

Come mai l'orologio non funziona più?

I consiglieri Antonella Bundu e Dmitrij Palagi hanno provato a chiederne il restauro dopo la segnalazione raccolta da QUINewsFirenze e dalla Pagina Facebook de Il Grillo Parlante Fiorentino.

Grandi Stazioni, Gruppo Ferrovie dello Stato, ha risposto che non si può riparare "Perché i meccanismi sono usurati, perché funzionava con un sistema a impulsi polarizzati caduto in disuso, perché il tutto risulta molto vulnerabile a sollecitazioni elettriche, meccaniche e termiche". 

Possibile che non si possa più riparare? 

Bundu e Palagi davanti alla perplessità dei collezionisti hanno provato ad insistere e la vice sindaca di Firenze, con delega al decoro, Alessia Bettini, ha chiesto chiarimenti alla Direzione Operativa Infrastrutture Territoriale Firenze di Rfi Rete Ferroviaria Italiana.

La risposta "Gli orologi "a cartellini" in ambito ferroviario sono in disuso perché non presentano le caratteristiche tecniche necessarie per un funzionamento in linea con il moderno contesto tecnologico degli impianti. Le "diverse condizioni" di messa in funzione sono riconducibili ad una tecnologia di precisione diversa da quella "a cartellini". Si precisa che sono in corso gli approfondimenti per un restauro conservativo i cui dettagli saranno sottoposti alla valutazione della soprintendenza". 

Il testo non è di facile comprensione ma se ne deduce che l'orologio potrebbe essere restaurato e conservato nel contesto della biglietteria per ragioni storiche ma è certo che non sarà più funzionante.

Potrebbe dunque trattarsi di uno dei tanti casi scuola sul territorio nazionale in cui l'oggetto di pregio e valore storico viene conservato, perché vincolato, e viene restaurato ma non sarà mai più funzionante. Con buona pace dei collezionisti che vorrebbero metterci personalmente le mani per vederlo funzionare ancora una volta.