Attualità

Benvenuti in una città in emergenza sociale

Emergenza casa con 55 sfratti esecutivi al mese, bollette da paura e prezzi alle stelle tanto da attivare una colletta civica per gli anziani in crisi

L'emergenza sociale sta attraversando l'Italia e Firenze non è da meno, il turismo è ripartito ma l'accoglienza è drammatica nella Città d'arte che esce dalla pandemia con le toppe al sedere e tante crisi in corso.

Fa quasi impressione il confronto tra i dati forniti nelle ultime ore dagli Uffizi che nell'ultimo fine settimana hanno registrato un picco di visitatori come non si vedeva dal 2019l'appello del sindaco Dario Nardella che nelle ultime ore ha invitato i cittadini ad "adottare una bolletta" per aiutare gli anziani in difficoltà con il pagamento delle utenze.

Intanto sono ripartiti gli sfratti con la forza pubblica. Dagli ultimi dati in possesso del Sunia solo nella città di Firenze ci sono 15 famiglie a settimana che chiedono aiuto agli sportelli e sono in programma circa 10 esecuzioni a settimana mentre il Tribunale di Firenze processa 55 convalide di sfratto al mese

Sui social rimbalzano immagini di quelli che vengono definiti "bivacchi" e "dormitori di fortuna" oltre alle "occupazioni abusive" dalla periferia al centro storico, nonostante l'attività incessante dei volontari mobilitati per l'emergenza freddo. Tutto questo mentre i sindacati degli inquilini lanciano appelli su appelli per bloccare nuovamente gli sfratti e le Associazioni dei consumatori chiedono interventi strutturali per frenare l'aumento dei prezzi, dalle utenze alla spesa fino al cibo per gli animali domestici.

Al Sunia di Firenze non è piaciuto l'appello per le bollette, la segretaria Laura Grandi ha commentato "Mi è saltata agli occhi, con un po’ di meraviglia, l’iniziativa del Comune di Firenze per affrontare il caro bollette... Credo che quando un’istituzione arriva a fare un appello per la pubblica solidarietà, stia dando certo prova di debolezza economica, ma sta anche abdicando al suo ruolo. La politica deve intervenire per prevedere misure pubbliche di sostegno ai redditi bassi: soprattutto sui temi dell’abitare". 

Alle crisi aziendali in corso a Campi Bisenzio con la ex Gkn, a Marradi con la Ortofrutticola del Mugello, si è unito il comparto della moda con la vertenza della Hugo Boss. Senza contare la vertenza della Giga Cucine risolta da un accordo che prevede la cassa integrazione per 47 operai fino al 31 Dicembre 2022.