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Cronaca giovedì 28 aprile 2022 ore 13:33

Le Muse rubate tornano a casa dopo oltre 35 anni

I carabinieri con le statue recuperate
I carabinieri con le statue recuperate

Le statue in marmo del XVII secolo erano state sottratte da una dimora privata di Sesto Fiorentino nel 1986. I carabinieri le hanno recuperate



FIRENZE — Talia, Tersicore, Polimnia e Melpomene tornano a casa. Sì, proprio nella dimora di Sesto Fiorentino da cui erano state trafugate il 29 Settembre 1986. A rintracciare, recuperare e riconsegnare al legittimo proprietario le 4 sculture in marmo del XVII secolo raffiguranti le Muse - intitolate “Talia con cartiglio e cornucopia”, “Tersicore con la lira”, “Polimnia appoggiata a un tronco di colonna” e “Melpomene con maschera greca in mano” - sono stati i carabinieri del nucleo per la tutela del patrimonio culturale (Tpc) di Firenze che hanno denunciato 3 persone con l'accusa di ricettazione.

La restituzione è stata effettuata direttamente dal comandante capitano Claudio Mauti, e l'atto è il coronamento di un'indagine coordinata dalla procura fiorentina che ha preso le messe da una verifica effettuata nell’Ottobre 2021 su alcune opere in vendita presso una casa d’aste toscana. 

Grazie alla comparazione delle immagini dei beni posti all’incanto con quelle presenti nella Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti, la più completa banca dati di opere d’arte rubate esistente al mondo gestita dal comando Tpc, è stato accertato che si trattava proprio delle statue rubate a Sesto Fiorentino. 

Le sculture recuperate, raffiguranti “Talia con cartiglio e cornucopia”, “Tersicore con la lira”, “Polimnia appoggiata a un tronco di colonna” e “Melpomene con maschera greca in mano”

Le sculture recuperate raffigurano “Talia con cartiglio e cornucopia”, “Tersicore con la lira”, “Polimnia appoggiata a un tronco di colonna” e “Melpomene con maschera greca in mano”

Le opere in marmo, nel frattempo sequestrate, erano state commercializzate circa 30 anni fa ad Arezzo in occasione del mercato antiquario locale da un operatore del settore a un antiquario fiorentino, il quale le aveva poi rivendute a un altro professionista. Quest’ultimo acquirente le ha mantenute nella propria collezione privata sino a quest’anno, quando ha deciso di dare mandato di porle in vendita all’incanto alla casa d’aste, estranea all’illecito.


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