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Attualità venerdì 15 ottobre 2021 ore 16:07

Un fiocco luminoso rosa e blu per i bebè perduti

neonata

Oggi è la Giornata mondiale sulla perdita perinatale e infantile, che colpisce una donna su 6. La Porta San Niccolò stasera si accende



FIRENZE — Un fiocco luminoso rosa e azzurro stasera accende la Porta San Niccolò per i bebè perduti in gravidanza o subito dopo. Oggi è la Giornata mondiale della consapevolezza sulla perdita perinatale e infantile (‘BabyLoss Awareness Day’) e il Comune di Firenze aderisce all’iniziativa illuminando il varco coi colori simbolo della Giornata. L’illuminazione sarà realizzata a cura di Firenze Smart.

Il 15 Ottobre ha lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla perdita in gravidanza o dopo la nascita, che colpisce una donna su 6 e che incide profondamente sul benessere bio-psico-sociale delle coppie e delle famiglie. Inoltre ha lo scopo di divulgare la conoscenza dei fattori di rischio modificabili per ridurre le morti perinatali evitabili.

“Celebriamo anche quest’anno la Giornata - ha detto l’assessore a welfare Sara Funaro -. Siamo vicini alle famiglie e alle persone colpite da lutto perinatale e infantile e crediamo che sia importante accendere i riflettori su questo delicato tema. È fondamentale sensibilizzare le persone su questo evento doloroso che, purtroppo, coinvolge tante famiglie e persone, che con la pandemia hanno dovuto sopportare maggiori difficoltà”.

“L’illuminazione di Porta San Niccolò di rosa e azzurro è un gesto simbolico ma molto importante - ha detto dottoressa Francesca Birello, coordinatrice dell’associazione Il Lumicino - con l’obiettivo di far ‘luce’ su un evento doloroso che colpisce tante persone e tante famiglie. In questo anno molto particolare a causa della pandemia da Covid-19 le famiglie colpite da lutto perinatale sono state ancora più in difficoltà. Molte donne a causa delle restrizioni e delle normative anti Covid-19 si sono trovate da sole nelle sale parto senza l’assistenza dei loro compagni, i padri, a dover partorire i loro bambini senza vita”. 

“Abbiamo cercato di dare loro la miglior assistenza e il miglior sostegno possibile attraverso tutti i nostri canali virtuali - ha continuato la dottoressa Birello -, tuttavia siamo ben consapevoli degli effetti traumatici aggiuntivi che la pandemia ha provocato sulle famiglie già duramente colpite dal lutto. Con l’onda di luce desideriamo abbracciare virtualmente tutte le madri, i padri e le famiglie che hanno perso un bambino atteso in un momento di generale difficoltà e di pesanti restrizioni”.


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