Labirinto taxi alla stazione, scoppia la polemica

Nuova bufera sulla viabilità alla stazione dopo che il sindaco di Firenze ha replicato ad una segnalazione sul servizio taxi a Santa Maria Novella

FIRENZE — Passano gli anni, spariscono le pensiline, arrivano i tram ma il nodo di Santa Maria Novella resta ingarbugliato come ai tempi delle grandi manifestazioni degli autisti e conducenti del trasporto persone.

L'ultima bufera o la nuova polemica è esplosa dopo le parole del sindaco Dario Nardella che ha risposto alla segnalazione di una cittadina su Instagram.

A spiegare l'accaduto sono il capogruppo di Fratelli d’Italia Alessandro Draghi e il consigliere Jacopo Cellai "Domenica sera, il sindaco Dario Nardella, sollecitato su Instagram da una ragazza, che è rimasta delusa dal servizio taxi di Firenze, risponde con un messaggio privato, poi reso pubblico dalla giovane "hai ragione il servizio non funziona. L'ho detto alle cooperative dei taxi che così non va bene". Prima di attaccare la categoria risolviamo il caos di ingresso e uscita a Santa Maria Novella”.

Torna dunque di attualità l'incredibile percorso di avvicinamento a Santa Maria Novella che arriva a far perdere diversi minuti in pochi metri al trasporto persone. Ne abbiamo parlato a Giugno.

Draghi e Cellai “Non crediamo che la lunga coda degli utenti in attesa delle auto bianche sul marciapiede della Stazione di Santa Maria Novella sia colpa esclusivamente delle cooperative. Il sindaco sa come un taxi arriva in stazione da Ponte alla Vittoria e da Porta al Prato? Se non lo sa glielo spieghiamo noi con una mappa".

Ecco la mappa

"Una volta lasciato viale Fratelli Rosselli, i taxi si immettono in via Jacopo da Diacceto, facendo una lunga coda causata dai semafori della tramvia, insieme ai veicoli privati. Poi, giunti in piazza Stazione, superato l'incrocio l'intersezione con via Alamanni, il taxi non può svoltare direttamente a sinistra per salire sulla rampa e giungere al piazzalino all'ingresso principale, ma deve proseguire girando tutto intorno a piazza Unità d'Italia, svoltare a destra verso piazza Adua e solo a quel punto tornare indietro verso la Stazione. Due chilometri esatti da quando si è lasciato i viali di circonvallazione. Se fosse consentita via Alamanni e ci fosse una svolta in piazza Stazione invece, sarebbe un solo chilometro, la metà del percorso e molti minuti in meno di attesa. E questa problematica non riguarda solo l'accesso alla stazione, spesso i problemi si ripercuotono pure in uscita, perché i taxi uscendo dai loro posteggi si mettono in coda dietro al traffico privato che usufruisce anch'esso della rampa. Prima di prendersela coi tassisti, il sindaco metta mano alla disgraziata mobilità intorno alla stazione, i tassisti ma soprattutto gli utenti del servizio lo ringrazieranno”.

Appelli inascoltati. Jacopo Cellai puntava il dito sull'asse Rosselli - Alamanni in tempi non sospetti, nella legislatura che seguiva il cantiere della Linea 1 del tram, tra Leonardo Domenici e Matteo Renzi, metteva in guardia l'amministrazione fiorentina dall'ingolfamento del traffico e la curva Rosselli - Diacceto ad oggi è rimasta un punto debole della mobilità su ferro con il convoglio stesso che è costretto a rallentare.

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