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Attualità lunedì 12 giugno 2023 ore 16:11

Ciao Francesco, genio del Cinema italiano

Lutto nel mondo del Cinema italiano per la scomparsa di Francesco Nuti, l'attore e regista toscano si è spento a Roma dopo una lunga malattia



FIRENZE — Francesco Nuti è morto, l'ultimo ciak su un genio del Cinema italiano. La lunga malattia lo ha tenuto lontano dalla regia ma ci lascia una eredità incredibile di personaggi e situazioni che già hanno ispirato generazioni di registi.

Cecco non c'è più e già manca ad un Cinema che solo recentemente è tornato a sperimentare dopo anni di silenzio. Già, "Madonna che silenzio c'è stasera".

Ad ovest di Paperino, per la regia di Alessandro Benvenuti e con Athina Cenci nel 1981 segna l'esordio al cinema come attore assieme ai Giancattivi.

Poi è subito cult con Madonna che silenzio c'è stasera ed Io, Chiara e lo Scuro di Maurizio Ponzi.

Nell'85 Francesco sale in cattedra e dirige l'onirico e sublime Casablanca, Casablanca, una carezza al cuore il padre di Tutta colpa del paradiso, un anno dopo mette a segno un gioiellino come Stregati. Ed ancora esplode la potenza creativa con Caruso Pascoski (di padre polacco), per poi spiazzare tutti con Willy Signori e vengo da lontano, ed esagerare con Donne con le gonne. Nel '94 si misura con il personaggio più difficile da raccontare ed inventa OcchioPinocchio. Quattro anni dopo il ritorno dimostrando di essere ancora davanti a tutti con Il signor Quindicipalle, Io amo Andrea, e Caruso, zero in condotta.

Per ogni titolo una sceneggiatura di prima mano e piena di sorprese. Inquadrature perfette, perfetta scelta dei tempi comici e non solo quelli. Per non parlare delle colonne sonore, lo stesso Nuti ha firmato la struggente "Sarà per te".

Nuti non ha inventato solo personaggi indelebili e situazioni sorprendenti ma un modo di recitare che nessuno è riuscito a fare proprio, come è accaduto, invece, a chi ha raccolto l'eredità di Sordi o di Troisi. Ci hanno provato, eccome, ma in Francesco c'è una follia genuina che lo pone al di sopra della libera interpretazione.

I premi: due David di Donatello come migliore attore in Io, Chiara e lo Scuro e Casablanca Casablanca. Nastro d'argento come migliore attore per Io Chiara e lo Scuro. Globo d'oro come attore rivelazione e Grolla d'oro come attore esordiente in Io Chiara e lo Scuro. Ciak d'oro come migliore attore in Tutta colpa del paradiso. Premio Vittorio De Sica nell'83.

L'ultimo tributo all'artista durante la Settimana del Fiorentino che si è tenuta a fine Marzo in occasione del Capodanno Fiorentino.

Antonio Lenoci
© Riproduzione riservata


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Tutta colpa del paradiso (Tributo a F.Nuti)
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