Via da Herat, calciatrici afgane di nuovo in campo

Le tre atlete del Bastan Football Club accolte a Firenze col loro allenatore dopo la presa del potere dei talebani giocheranno col Cs Lebowski

FIRENZE — Dalla paura del regime talebano alla riconquista della libertà, anche quella di giocare: le tre calciatrici del Bastan Football Club di Herat e il loro allenatore, fuggiti nell'Agosto scorso dall'Afghanistan e accolti a Firenze, torneranno in campo indossando la maglia del club Centro Storico Lebowski.

Dopo la fuga dalle minacce del nuovo potere che ha proibito alle ragazze di praticare sport e le ha messe nel mirino degli estremisti, oggi le atlete tornano in partita vestendo le maglie grigio-nere del club fiorentino.

Le ragazze hanno ripreso gli allenamenti dopo aver passato le visite medico sportive, essere state accompagnate nelle pratiche ed aver fatto dei test a Coverciano grazie al sostegno di Figc, Assocalciatori e dell'Associazione Italiana Allenatori di Calcio (Aiac Onlus).

Il loro arrivo a Firenze era stato seguito da Cospe che dal 2008 opera in Afghanistan a fianco delle donne e delle loro associazioni. In collaborazione col ministero degli esteri e della difesa, Cospe la scorsa estate è riuscita ad evacuare 42 persone minacciate dall'Afghanistan, tra cui alcune calciatrici, cicliste e una pallavolista, oltre a diverse attiviste e attivisti per i diritti umani. E proprio per coltivare i sogni di libertà ed emancipazione delle donne afgane ha lanciato la campagna #Unasolasquadra a cui aderisce anche Assocalciatori.

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