Cultura

Tuorlo sul pennello, svelato il segreto dei maestri del Rinascimento

Uno studio internazionale a spiccata componente toscana spiega perché artisti del calibro di Leonardo o Botticelli aggiungessero uovo ai colori

La Venere di Botticelli

I colori vividi delle loro opere hanno varcato la soglia del Terzo Millennio splendenti come fossero stati posati sulla tela poco tempo fa: come hanno fatto i grandi maestri del Rinascimento, da Leonardo a Botticelli, a conferire ai loro capolavori tanta durevolezza? Ebbene: merito del tuorlo d'uovo aggiunto ai colori ad olio.

A svelare il segreto della pratica comune anche ad artisti del secolo d'oro olandese come Rembrandt o Vermeer è uno studio internazionale a spiccata componente toscana pubblicato sulla rivista Nature Communication. Ne hanno fatto parte scienziati dell'università di Pisa, del Cnr, dell'Instm (il consorzio Interuniversitario nazionale Scienza e tecnologia dei materiali) di Firenze.

Sono in particolare le proteine contenute nel tuorlo d'uovo depositarie di capacità protettive rispetto agli agenti esterni: formano una sorta di film attorno al pigmento che così non assorbe umidità, non è soggetto a ingiallimenti o crepe. Lo studio segna un punto se non di svolta quasi, perché apre nuove frontiere rispetto alla capacità di conservazione delle opere d'arte pittoriche.