Nei giorni scorsi la visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e adesso ecco che lo scrigno d'antica scienza che è il Museo della Specola a Firenze torna ad accogliere il pubblico.
Ha riaperto nella storica sede di via Romana una delle eccellenze del Sistema Museale dell’Ateneo fiorentino, un luogo speciale nella storia e nella cultura di Firenze e della Toscana. L’imponente riqualificazione, che ha riguardato 2.280 metri quadri, è stata realizzata con il contributo di 3,5 milioni di euro della Regione dal Programma Fesr (Fondo europeo per lo sviluppo regionale) e di 2,5 milioni dell’Ateneo fiorentino, per un totale di 6 miioni di euro.
Tredici le nuove sale espositive, due i percorsi espositivi completamente nuovi - dedicati agli inizi della ceroplastica, alle cere botaniche e alla mineralogia -, oltre a una nuova biglietteria e un nuovo bookshop.
La cerimonia ufficiale della riapertura è avvenuta stamani. Sono intervenuti la rettrice dell’Università di Firenze Alessandra Petrucci, il presidente del Sistema Museale di Ateneo Marco Benvenuti, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e il sindaco di Firenze Dario Nardella.
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“Ci tengo tanto a questo museo che fin dalla sua nascita è stato l’espressione della Toscana che guarda al futuro, che crede nella ricerca, nell’innovazione”, ha detto il presidente Giani. “La Specola – ha aggiunto - è un luogo speciale che caratterizza Firenze e ne rappresenta la sua identità dal punto di vista scientifico, che nasce proprio nel periodo dell’illuminismo quando a guidare la Toscana era il Granduca Pietro Leopoldo".
Oltre alla Regione Toscana e all’Ateneo fiorentino i principali sostenitori dei lavori di riqualificazione della Specola sono stati Comitato dei Cento, Fondazione CR Firenze, Fondazione Prada, Friends of Florence, MCP Srl, Opificio delle Pietre Dure.