Cultura

Antica necropoli affiora dagli scavi del centro sportivo

Sono 167 le tombe rinvenute complete di corredi e lucerne, oltre a una strada e a una fattoria. L'esistenza del sito era del tutto sconosciuta

Foto d'archivio

Una necropoli con 167 tombe complete di corredi e lucerne, oltre a una strada e a una fattoria: è il sito risalente fra l'VIII e il VI secolo avanti Cristo venuto alla luce durante gli scavi di realizzazione dell'impianto sportivo Viola Park a Bagno a Ripoli, alle porte di Firenze.

Il sito era del tutto sconosciuto fino a 4 anni fa, e la sua scoperta è stata illustrata oggi durante la presentazione a Firenze, nel Palazzo Strozzi Sacrati sede della presidenza della giunta regionale, della X edizione di tourismA - Salone Archeologia e Turismo Culturale in programma al Palazzo dei Congressi del capoluogo toscano dal 23 al 25 Febbraio.

A entrare nei dettagli della scoperta è stata la soprintendente a Archeologia, Belle arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Firenze e per le province di Prato e Pistoia Antonella Ranaldi.

Si tratta di testimonianze archeologiche di una comunità pre etrusca, ovvero villanoviana. La necropoli è composta da sei tombe a pozzetto con ceneri dei defunti in vasi di terracotta e oggetti a corredo.

La fattoria, invece, è di epoca romana. La strada attraversa l'intera area del Viola Park, e porta più a sud a un altro gruppo di tombe con deposizioni per inumazione e cinerarie.

Le strutture sono state riseppellite per permettere la conclusione dei lavori per realizzare il centro sportivo. Tra i reperti recuperati e collocati nei depositi della soprintendenza di sono lucerne, specchi, spilloni e aghi per capelli, pettini, ma anche pedine, dadi, balsamari di vetro e orecchini d'oro. 

Gli scheletri invece sono stati trasferiti in un centro a Scandicci: da essi gli studiosi si attendono di ricavare una messe di informazioni sulla vita in età romana.