Cultura

Premio Thelethon a una ricercatrice fiorentina

Donella Puliti, dipendente dell'Ispo, ha vinto il premio di Farmindustria con uno studio sugli effetti degli screening per i tumori alla mammella

Donella Puliti ha 36 anni e lavora come epidemiologa presso l’Istituto per lo Studio e la Prevenzione Oncologica di Firenze.

Farmindustria ha premiato in tutto tre ricercatrici e il riconoscimento, insieme a un assegno da 10mila euro, è stato consegnato dal ministro della sanità Beatrice Lorenzin. 

La ricerca di Donatella Puliti ha preso in esame gli effetti che i programmi di screening per il tumore della mammella hanno nel riequilibrare le diseguaglianze nella salute provocate da fattori sociali, economici e culturali. 

E' infatti noto da tempo che le classi più agiate possono accedere più facilmente a diagnosi più tempestive e, al tempo stesso, hanno maggiori possibilità di ricevere cure migliori. 

Lo studio è partito da una classificazione delle donne in base alle classe sociale – realizzata grazie ai dati del censimento Istat – ed è proseguito con la messa a punto di una misura capace di comprendere lo status socio-economico e il livello culturale delle donne. 

Così le donne fiorentine oggetto della ricerca sono state classificate in due gruppi: quelle definite svantaggiate, con un indice di deprivazione alto, e il resto della popolazione. 

Lo studio ha preso in esame le percentuali di sopravvivenza delle donne colpite da tumore della mammella, prima e dopo l’introduzione del programma di screening mammografico nel comune di Firenze. 

La ricerca ha dimostrato che, se in precedenza, le donne con un tumore alla mammella appartenenti al gruppo delle “svantaggiate” avevano una probabilità di sopravvivere di quindici punti percentuali più bassa rispetto alle altre, la differenza è stata livellata grazie all’arrivo delle mammografie di screening. 

“Lavoro nella ricerca sugli screening da diversi anni - ha commentato Donatella Puliti - ho avuto molte soddisfazioni, ma questa è sicuramente la più grande. Ed il merito va a tutto il gruppo di lavoro”.