Cultura

Fuori dal gregge, il mondo del pecorino dop

Continua la collaborazione tra il Consorzio di tutela di uno dei prodotti tipici più apprezzati della Toscana e il gruppo fotografico Il Cupolone

gruppo fotografico Il Cupolone

Il Consorzio di Tutela del Pecorino Toscano dop e il gruppo fotografico Il Cupolone hanno cominciato a lavorare insieme nel 2013 realizzando diversi progetti: un concorso fotografico, i calendari, la campagna di comunicazione sui social Fuori dal gregge che haaperto ai fotografi le porte dei caseifici per raccontare, attraverso le immagini, la vita e il lavoro che scandisce la filiera produttiva.

Il 2016 sarà un anno importante sia per il Consorzio di tutela che per il gruppo fotografico fiorentino: il primo festeggerà i trent’anni dal riconoscimento della denominazione di origine protetta mentre il Cupolone celebrerà i 55 anni dalla nascita e dalla successiva iscrizione alla Federazione italiana delle associazioni fotografiche che certifica la qualità e il valore delle foto prodotte in tanti anni di attività.

“La collaborazione – sottolinea Andrea Righini, direttore del Consorzio – è nata con l’obiettivo di capire come potesse essere interpretato il Pecorino Toscano DOP dall’esterno, attraverso il linguaggio della fotografia. Gli scatti ci hanno offerto, in questi anni, diversi punti di vista per raccontare il nostro mondo e il nostro territorio. Al contempo noi abbiamo partecipato e parteciperemo ad alcuni eventi del gruppo fotografico con il nostro prodotto. L’auspicio è che il rapporto prosegua e si consolidi con progetti nuovi e stimolanti”.

“Fino ad oggi – afferma Simone Sabatini, segretario del gruppo fotografico – abbiamo ottenuto risultati importanti insieme al Consorzio di Tutela del Pecorino Toscano DOP. Ma sono sicuro che ci sono le potenzialità per migliorare, anche perché c’è ancora molto da scoprire del Pecorino e del suo legame con la Toscana. Noi siamo tutti fotografi per passione e non siamo professionisti, ma la qualità degli scatti realizzati fino ad oggi nei progetti dedicati al pecorino è molto alta forse anche grazie a questo sguardo amatoriale che sa cogliere tante sfumature ed emozioni”.