Cultura

Successo in piazza per il cult di Benigni e Troisi

Tanti fiorentini hanno assistito alla proiezione di Non ci resta che piangere, pellicola che vede tra gli attori anche l'indimenticabile Carlo Monni

I 35 anni di Non ci resta che piangere, un cult della commedia italiana, sono stati celebrati dal pubblico accorso in piazza del Carmine. per una proiezione sotto il cielo di Settembre.

Un cult del 1984. Il fiorentino Roberto Benigni e la dolcezza del napoletano Massimo Troisi per una storia che a distanza di 35 anni fa ancora ridere assieme agli straordinari Mario e Saverio sperduti nel Rinascimento.

L’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi ha dett "La filosofia che anima questa iniziativa è la valorizzazione della commedia fiorentina e toscana, un grande patrimonio non solo di Firenze, ma dell’Italia intera. Ogni anno celebreremo un grande must della tradizione toscana e fiorentina all’insegna del ricordo e del divertimento in una delle più belle piazze della città con la sua chiesa che fa da schermo per la proiezione del film. Tra l’assessorato e il Quartiere c’è un’ottima intesa per la valorizzazione dell’Oltrarno fiorentino”. Il presidente del Quartiere 1, Maurizio Sguanci si è detto entusiasta per l'iniziativa che a Firenze è ormai diventata una tradizione: nel 2015 il 100° compleanno del grande regista Mario Monicelli e i 40 anni del film ‘Amici Miei’ con la proiezione a Santo Spirito, nel 2016 il 20° anniversario del film ‘Il Ciclone’ di Leonardo Pieraccioni a Santo Spirito e nel 2018 il 30° anniversario dell’uscita del film ‘Caruso Pascoski di padre polacco’ di Francesco Nuti al Carmine.

"Una piazza incredibilmente fantastica - ha commentato il consigliere dell'Oltrarno Mirco Rufilli - mi sono accorto che questo evento ormai è entrato nel cuore dei fiorentini. Partecipano, ridono, chiedono cosa faremo in futuro. Grazie, grazie per le sane risate, per come avete lasciato la piazza, per come vivete con noi la fiorentinità e la comicità nostrana. Bellissimo. Grazie. Viva Firenze".