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Nardella chiude ma Idra riapre il caso Belvedere

Il sindaco ha rimandato al mittente la richiesta di un Laboratorio della durata di sei mesi per discutere la riqualificazione di Costa San Giorgio

Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha chiuso nuovamente la porta di Palazzo Vecchio davanti alla richiesta di un Laboratorio partecipato sulla riqualificazione dell'ex Caserma Vittorio Veneto a Costa San Giorgio, lo ha fatto rispondendo alla lettera dello storico Franco Cardini intervenuto a sostegno di Idra.

L'associazione fiorentina non molla ed il presidente Girolamo Dell'Olio è tornato all'attacco sfoderando le armi affilate in anni di battaglia sulla tratta dell'Alta Velocità, trascorsi a spulciare progetti e capitolati.

Dell'Olio ha sottolineato "Il concorso internazionale del quale parla Nardella è stato lasciato al 100% nelle mani del privato, dalla formulazione del bando alla valutazione degli elaborati prodotti. Ed è stato così trasparente che la stessa direzione urbanistica ha detto ad Idra di non disporre di tutti i sedici concept prodotti, ma solo dei tre vincitori. Li abbiamo ottenuti solo dopo mesi di solleciti, e solo grazie all’intervento del Difensore civico della Toscana". Ed ancora "La proprietà ha detto che i contributi che hanno dato i tanti professionisti che si sono misurati via via con queste procedure concorsuali sono contributi che sono piuttosto interessanti. Che fine hanno fatto quegli elaborati?".

A preoccupare Idra sono alcuni aspetti del progetto che l'associazione ha chiesto di poter valutare, tra questi un collegamento con Belvedere e Boboli ed un parcheggio sotterraneo "La scheda della variante adottata rimanda semplicemente ad “apposito separato atto” la soluzione per i percorsi di collegamento del complesso alberghiero con la città limitrofa, in particolare con il Giardino di Boboli e con il Forte Belvedere. Percorsi che sono programmati come condizioni caratterizzanti il progetto di intervento. Potrebbe trattarsi dunque di una cremagliera, di una funicolare, di un tunnel, di una funivia…".

La richiesta di idra al sindaco Nardella "Perché non discuterne, visto che la popolazione è ignara di tutti i dettagli della variante? Il sindaco Nardella dovrebbe considerare con senso di responsabilità politica il peso e il valore delle oltre 1000 firme raccolte per richiedere un percorso di trasparenza e di dibattito pubblico. Queste centinaia di cittadini non si sono evidentemente accorti dei contenuti di una ipotesi di intervento che, come lo stesso sindaco ammette, ha visto ‘sei anni di pensieri, valutazioni e discussioni’, e più cambi di scenari. E forse non è solo colpa loro se l’informazione manca. Dei trenta giorni concessi a Luglio dell’anno scorso (in pandemia) per le osservazioni sulla variante, Palazzo Vecchio non ha dato notizia neppure con un comunicato stampa. Nel frattempo, la Giunta aveva ben provveduto a sottrarre il procedimento a quella elementare valutazione ambientale che – come il direttore degli Uffizi ha evidenziato – sarebbe stata quanto meno opportuna".

"Sei mesi massimi di trasparenza, dunque, non guasterebbero: si tratta di un percorso normato da una legge regionale sulla partecipazione, la 46 del 2013, fiore all’occhiello di Palazzo Strozzi Sacrati in tutta Italia. E il progetto presentato da Idra è già pronto per partire: è stato ammesso e pre-finanziato l’11 Febbraio dall’Autorità regionale per la garanzia e la promozione della partecipazione “in ragione della rilevanza dei temi affrontati e della loro corretta impostazione metodologica”" ha concluso Dell'Olio.