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Militari in congedo al buio con la sede a rischio

Le associazioni d'Arma sono rimaste senza corrente elettrica, nello stabile che ospita i militari sono in corso lavori di ristrutturazione

Nel centro storico di Firenze 16 associazioni dei militari in congedo che rappresentano circa 2500 tesserati in tutta Italia sono rimaste senza corrente, la disavventura è arrivata in Consiglio comunale su segnalazione del consigliere Alessandro Draghi.

Nella ex Caserma Vannini di piazza san Pancrazio hanno sede diverse associazioni combattentistiche tra le quali paracadutisti, marina, unuci, fanti, bersaglieri, Lupi di Toscana, Artiglieri, unione ufficiali in congedo, unione sottoufficiali in congedo. Tutte quante sarebbero rimaste al buio a causa dei lavori di ristrutturazione che interessano lo stabile.

"La parte dell'immobile prospiciente al Museo Marini - ha spiegato Draghi - è diventata proprietà del Comune di Firenze, mentre un'altra porzione dell'edificio è stata alienata ad un privato per la realizzazione di appartamenti.
A causa di un cantiere che occupa quasi la metà del cortile interno, la luce elettrica è staccata e le associazioni sono costrette a riunirsi utilizzando un generatore di corrente a carburante. In precedenza la struttura faceva capo al Demanio Militare e pretendeva dalle associazioni un canone di locazione, previsto per legge, calmierato; ora tutto ciò non è più possibile se non una concessione alle suddette associazioni, che tuttavia include la presa in carico di tutti gli oneri contenuti nel contratto civile: manutenzione ordinaria e straordinaria degli spazi. Sappiamo benissimo che le associazioni non navigano nell'oro, in quanto con l'abolizione della leva obbligatoria sono diminuiti gli iscritti; perciò oggi ho chiesto all'assessore delegato dal sindaco in che misura intenda salvaguardare l'esistenza di queste associazioni nel caso non trovassero spazio agevolmente in un'altra struttura militare, ritenendo che dovrebbe essere un privilegio dell'amministrazione ospitare in un proprio spazio le suddette organizzazioni". 

AGGIORNAMENTO L’assessore delegato al patrimonio immobiliare, Alessandro Martini, ha risposto alla domanda rivolta in Consiglio comunale.