Attualità

Il tram non basta ai residenti e rivogliono il bus

Il malumore covato per diversi mesi è esploso a fine anno, la riorganizzazione della mobilità dopo l'arrivo del tram non ha soddisfatto i residenti

Nelle ultime ore i residenti di San Jacopino hanno esternato il loro malumore, maturato durante il rodaggio nel 2020, per la riorganizzazione della mobilità attorno alla nuova linea della tramvia sull'asse Aeroporto - Stazione e sono tornati alla carica sul ripristino della linea 22 di Ataf

Il Comitato San Jacopino ed i Cittadini Attivi  sono tornati a battere i pugni sul tavolo come avevano fatto durante una assemblea pubblica organizzata in un circolo di quartiere nel 2019. Ci sono 800 firme raccolte durante l'anno, come ha ricordato Salvatore Sibilla. A fargli eco è stato Simone Gianfaldoni che ha ricordato gli incontri con l'assessore Stefano Giorgetti per trovare soluzioni alternative alla nuova linea di adduzione che ha deluso le aspettative.

Adesso la questione arriva in Consiglio comunale attraverso una interrogazione presentata da Alessandro Draghi "Per capire se l’amministrazione intenda rimediare e andare incontro ai bisogni dei residenti, soprattutto anziani”. “A Settembre scorso come vice presidente della commissione Mobilità - ha spiegato Draghi - ho effettuato un sopralluogo alla presenza dell'assessore Giorgetti per vedere come risolvere la situazione di piazza San Jacopino. Sottolineo che le richieste dei residenti del rione sono pienamente fondate; sia quella di far percorrere al 16, che viaggia spesso con vetture vuote, interamente via Galliano, sia quella di richiedere un mezzo più comodo per arrivare in centro, dal momento che adesso, da quando esiste la T2 della tramvia si è costretti ad effettuare due cambi, al contrario di una volta, quando il "vecchio" 22 ti portava addirittura quasi in piazza della Repubblica".

Il quartiere a forte vocazione residenziale è abitato da molti anziani, sono presenti scuole, palestre ed un presidio Asl, per questi motivi i cittadini si aspettavano una maggiore copertura mentre le fermate lungo il Mugnone appaiono decentrate rispetto al baricentro della zona da servire.