Cultura

Il salottino Luigi XVI riapre allo Stibbert

Lungo e complesso restauro degli apparati tessili degli arredi voluti da Frederick Stibbert al primo piano della villa che ospita il museo

Il restauro è stato compiuto grazie alla collaborazione tra il museo Stibbert, il museo del Tessuto di Prato e il Centro di Firenze per la Moda Italiana nata in occasione della mostra "Il Capriccio e la Ragione. Eleganze del Settecento europeo" in corso al Museo del Tessuto di Prato fino al 29 aprile dell'anno prossimo. 

Il salottino sarà di nuovo visitabile da domani. Si tratta di uno spazio realizzato da Frederick Stibbert e da sua madre nell'Ottocento, ma con una forte e chiara ispirazione di un gusto neo settecentesco. Prima del restauro l'ambiente è rimasto chiuso a lungo per le pessime condizioni in cui versavano gli apparati tessili. 

Nel corso dell'intervento sono state utilizzate reti termosaldate a protezione delle zone più fragili delle opere tessili, il consolidamento ad ago con supporti in seta tinti in laboratorio della nuance adatta a colmare la lacuna. Poi è stata predisposta la protezione superficiale con tulle, con la funzione di stabilizzare lo status quo dei tessili anche per migliorarne la fruibilità e la resa estetica.