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Il comitato civico trova casa e cerca volontari

Una serranda si rialza per accogliere lo sportello del vicinato, è l'iniziativa lanciata dall'Associazione Comitato Bellariva che cerca volontari

I cittadini aprono bottega, sarà la casa della Social Street attraverso l'Associazione Comitato Bellariva che negli ultimi anni ha saputo riunire residenti e commercianti del quartiere. L'obiettivo è creare uno sportello solidale e sociale dove ciascuno possa mettere a disposizione del prossimo le proprie conoscenze e la propria professionalità.

L'avventura è iniziata con un appello agli artigiani fiorentini "Abbiamo trovato una piccola sede attraverso l'Associazione OAMI nel cuore di Bellariva in via Aretina. Occorre fare dei piccoli lavoretti di ripristino e pertanto cerchiamo imbianchini, muratori ed elettricisti".

Dopo il gazebo, l'installazione in legno dedicata alla lettura e agli incontri pubblici nel Giardino di Bellariva, apre la bottega di vicinato che sarà la casa dell'Associazione per organizzare iniziative di solidarietà e di partecipazione.

Monica Micol che assieme a Marco Lensi è l'anima della Social Street ed ha saputo riattivare la partecipazione civica restituendo fiducia agli abitanti della zona è arrivata per caso a quel locale dismesso sulla Via Aretina. 

"Mi è sembrato uno spazio non troppo grande che avremmo potuto gestire a livello di associazione - racconta Monica - e così ho chiesto ai commercianti e ai residenti chi fosse la proprietà e non ho dovuto fare molta strada per arrivare all'Opera Assistenza Malati Impediti che ha ricevuto il locale in donazione da una residente di Bellariva, per usarla a fini benefici. Alla direzione della onlus è piaciuto il nostro progetto ed è nato un accordo che prevede un piccolo affitto per la gestione dello spazio che sarà un punto di riferimento per Bellariva. Uno sportello solidale e sociale in cui ciascuno potrà mettere la sua professione a servizio del prossimo. Il fondo è piccolo ma per sistemarlo abbiamo chiesto aiuto agli artigiani e chiediamo a tutti una mano per sostenerci, ciascuno secondo la propria possibilità".  

Via Aretina dal Guarlone a piazza Alberti ha accusato fortemente la crisi economica degli ultimi anni e sono tanti i locali chiusi con le serrande abbassate da tempo, in alcuni casi si tratta di attività storiche come mercerie, elettrodomestici, negozi di artigianato. 

La serranda che si riapre per accogliere i cittadini è un segnale per ritrovare quel passaggio che la pandemia aveva definitivamente cancellato.