Cultura

Giallo allo Stibbert, viaggio tra l'arte rubata

Rubata sì, ma poi ritrovata grazie al lavoro dei carabinieri del nucleo speciale e ora esposta nel museo da cui 800 opere furono sottratte nel 1977

L'allestimento della mostra

Era il 21 Ottobre 1977: nella notte i ladri penetrarono nel Museo Stibbert e portarono via 800 opere d'arte tra dipinti, armi ed oggetti di arte decorativa. Il prestigioso museo fiorentino non è purtroppo il solo nella storia preso di mira dai vandali, ma è l'unico ad ospitare una mostra allestita in collaborazione con i carabinieri del nucleo per la tutela del patrimonio culturale con opere recuperate in Italia e all'estero con un lavoro infaticabile.

La mostra si chiama Giallo allo Stibbert. Storie di furti e recuperi e vuole superare la cronaca per aprire una riflessione sull’opera d’arte, sulle passioni che suscita e di conseguenza sul valore che le viene attribuito. Il valore simbolico del patrimonio artistico è da sempre universalmente riconosciuto, infatti l’appropriazione di opere d’arte come bottino di guerra è una pratica che risale ai primordi della civiltà e che si è perpetuata sino ai nostri giorni.

Attraverso le opere esposte al Museo Stibbert dal 25 Marzo al 2 Ottobre vengono illustrati i recuperi avvenuti sia in Italia che all’estero, raccontando il rimpatrio dei capolavori sottratti nonostante le difficoltà delle differenti legislazioni. 

Uno degli obbiettivi della mostra, realizzata grazie al contributo di Fondazione Cr Firenze, oltre a gettare nuova luce sulla vita del Museo Stibbert negli anni successivi alla morte del suo fondatore è anche sensibilizzare il pubblico sull’importanza della tutela e della salvaguardia dei beni culturali quali valori fondanti dell’identità nazionale, credendo fortemente che la consapevolezza del patrimonio culturale sia la migliore difesa.

L'esposizione viene inaugurata alla presenza del tenente colonnello Alfio Gullotta, comandante del gruppo di Roma dei carabinieri nel nucleo specializzato in rappresentanza del generale di brigata Roberto Riccardi che ne dirige il comando. A questo proposito, nell’arco dell’apertura della mostra, sono previste alcune giornate in cui gli stessi militari dell’Arma illustreranno al pubblico le avvincenti storie dei ritrovamenti.