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Via libera all'hotel nell'ex caserma a Belvedere

Approvata la discussa variante per la Vittorio Veneto. Sul progetto Idra aveva chiesto partecipazione, ecco la convenzione a vocazione pubblica

La terrazza sarà aperta alla fruizione pubblica

C'è il via libera alla variante per la ex caserma Vittorio Veneto in Costa San Giorgio che diverrà resort alberghiero di lusso. Da mesi le associazioni, Idra in testa, avevano chiesto partecipazione per un intervento destinato a ridisegnare spazi e funzioni di una zona pregiata della città, ma anche delicata morfologicamente e paesaggisticamente.

Adesso la variante è stata approvata in Palazzo Vecchio così come il piano urbanistico comunale (Puc) e la scommessa è quella di inserire nell'area un mix di funzioni a spiccata vocazione pubblica, restituendo il complesso alla fruibilità collettiva. 

Nella convenzione allegata al progetto unitario convenzionato approvato dalla giunta contestualmente alla variante al Regolamento urbanistico, su proposta dell’assessore all’Urbanistica Cecilia Del Re, sono infatti state inserite prescrizioni per il privato.

Si prevedono tra l'altro una nuova terrazza-giardino verde panoramica con accesso diretto da vicolo della Cava, l’ampliamento dell'accessibilità pubblica del complesso tramite diverse attività e programmazioni condivise con l’amministrazione comunale, spazi per gli artigiani, auditorium a disposizione del Quartiere una volta al mese e accessibilità agevolata dei servizi come palestra e centro benessere per gli abitanti sempre del Quartiere 1, mentre nel teatro all'aperto troveranno ospitalità eventi dell'Estate Fiorentina.

Poi c'è la parte delle compensazioni. Come monetizzazione arriveranno infatti 2,2 milioni di euro dal privato per interventi di riqualificazione della zona. Eliminata, poi, la prescrizione relativa alla richiesta di verifica preliminare della fattibilità del collegamento tra Boboli e Forte Belvedere: il privato non ha dato seguito alle verifiche a suo carico che erano state richieste dall’amministrazione comunale. Maggiori approfondimenti vengono infine richiesti dal Comune sugli aspetti legati alla mobilità, con l’obiettivo di rendere più funzionale ed efficiente il sistema di circolazione e sosta nella zona.

Il sindaco Dario Nardella è soddisfatto: “Si chiude una variante complessa e discussa", considera. E aggiunge: "Invito a guardare a questa operazione in un quadro più ampio di trasformazione delle caserme in città: stiamo recuperando gli edifici di proprietà comunale pensando alla casa e al modello Murate". 

“Per volontà del demanio l’immobile è stato alienato ormai oltre 7 anni fa - ripercorre Del Re - a un soggetto privato che ora può procedere con il recupero seguito e sollecitato dalla locale Soprintendenza prima che le parti vincolate vadano in malora. Abbiamo lavorato però in questi mesi per far sì che anche i cittadini possano beneficiare di questo luogo". 

"Il lavoro della variante, iniziato nel 2015, arriva quindi oggi a compimento: sebbene Firenze nel prossimo piano operativo varerà il blocco alla destinazione turistico ricettiva, già in atto per gli immobili superiori ai 2mila metri quadrati - sottolinea l'assessore - nel caso della caserma Vittorio Veneto la destinazione ricettiva prevalente era l’unica compatibile con la condizione della collina in termini di accessibilità e carico urbanistico".